L'ignoranza apre le porte alla superstizione, ovvero a quelle spiegazioni indimostrate ed indimostrabili che chiamano in causa le presenze immateriali come responsabili di un male fisico o psichico.
E anche quando si parla di male psichico bisogna essere prudenti perché anche qui, pur rimanendo nell'ambito della psicologia si rischia di cadere nella superstizione e di essere lontani dal metodo scientifico.
Non esiste malattia psichica che non sia anche organica, ossia neurologica.
Spesso la psicanalisi ha preso le sembianze triviali di una pseudoscienza fatta di luoghi comuni e di teorie strampalate che nulla hanno a che fare con la scienza.
Questo accade sempre quando l'uomo nn trova la causa certa di un malessere, accade cioè che cada nel tranello della superstizione, poco importa se sia metafisica o assurde teorie pseudoscientifiche.
Uomini come Tourette sono giunti a illuminare sulla vera causa di quelli che venivano semplicemente etichettati come indemoniati.
Ma nel 2015 ci sono ancora persone che credono alla possessione diabolica partendo dagli strani sintomi contorcenti di questa sindrome, e chissà quanti adolescenti finiranno dall'esorcista prima di giungere dal medico.
La maggior parte dei genitori in un paese poco o male informato, affetto di bassa scolarizzazione é fortemente incline a imboccare la strada sbagliata, considerando le cause più assurde e più lontane dalla vera origine del disagio. Il risultato sarà spesso la cronicizzazione di una patologia che poteva essere stroncata sul nascere.
martedì 29 dicembre 2015
martedì 22 dicembre 2015
OLIO MALOCCHIO PREZZEMOLO E FINOCCHIO
Istruzioni per togliere il malocchio :
Prendete un piatto fondo e riempitelo di acqua. Poi prendete dell'olio extravergine d'oliva una fetta di pane ed uno spicchio d'aglio.
Mettete il pane sopra una candela accesa e fatelo oscillare per un Po sulla fiamma.
Tagliate lo spicchio d'aglio a metà facendo attenzione che siano esatte.
Poi prendete un contagocce e riempite una tazzina di caffè d'olio.
Preparate un secondo piatto piano con del prezzemolo, e affianco ponete del finocchio a spicchi. Prendete del sale e mettetene un poco nel piatto piano.
Ora versate un Po d'olio nel piatto piano dove avete messo del sale.
Bene, é tutto pronto per capire se avete il malocchio.
Prelevate con il contagocce un poco d'olio dalla tazzina di caffè e dite per tre volte : occhio al malocchio al prezzemolo e al finocchio! Tre volte mi raccomando !
Se nessuno spirito maligno ha portato via il prezzemolo ed il finocchio potete proseguire nel rito.
Ora ripetete per tre volte : pane e aglio se avrò un guaglio !
Se nessuno spirito maligno ha rubato pane e aglio potete proseguire il rito.
Ecco, ora potete far cadere una goccia d'olio nel piatto dal vostro contagocce. Se la goccia rimane integra potete buttare tutto nel secchio, ma se la goccia si dovesse rompere fateve 'na bruschetta e un cazzimperio e Nun ce pensate chiu !
domenica 20 dicembre 2015
CREDENTI E NON
Siamo un paese di creduloni : Quante probabilità avete di finire in una setta? Credete all'apocalisse e alla fine dei tempi? Siete mai andati da maghi, stregoni o guaritori?
Uno specchio che si rompe porta 7 anni di iella?
Se alla prima domanda avete risposto nessuna è alle seguenti di si, siete dei creduloni !
Uno specchio che si rompe porta 7 anni di iella?
Se alla prima domanda avete risposto nessuna è alle seguenti di si, siete dei creduloni !
venerdì 18 dicembre 2015
SPETTRI E MOSCHE ESPLOSE DEI CERCHI NEL GRANO
Spiritismo fotografico e mosche al micro onde per prepararci un piatto delizioso composto da due sensazionali leggende paranormali.
La prima nasce sul finire dell'800 insieme alla nascita della fotografia quando il fotografo William Muller utilizzando 2 volte la stessa lastra si accorse che nella foto compariva sbiadito e alle spalle del soggetto fotografato, suo cugino defunto.
Sembrava proprio il fantasma di suo cugino e pensò di dare origine allo spiritismo fotografico.
Anche Conan Doyle ci casco' con tutte le scarpe.
Il fotografo William hope, altro imbroglione della stessa specie immortalo' lo scrittore con alle spalle la sorella defunta. In realtà si trattava di un trucco, ma ciò non bastò a Doyle per farlo desistere sulla vera autenticità della foto.
Sicuramente lo spiritismo fotografico é così affascinante da restar ancora oggi l'elemento probante l'esistenza dei fantasmi.
Eppure una foto da me scattata a Fumone mostra un volto che ricorda papà Celestino V. Qui non ho usato nessun trucco, tuttavia é possibile che la luce si combini in quei modi da farci apparire un volto umano, così come può avvenire nelle nuvole. Allora siamo noi ed il nostro cervello a ricomporre quel volto, e ciò non significa una reale presenza di una qualche entità.
La prima nasce sul finire dell'800 insieme alla nascita della fotografia quando il fotografo William Muller utilizzando 2 volte la stessa lastra si accorse che nella foto compariva sbiadito e alle spalle del soggetto fotografato, suo cugino defunto.
Sembrava proprio il fantasma di suo cugino e pensò di dare origine allo spiritismo fotografico.
Anche Conan Doyle ci casco' con tutte le scarpe.
Il fotografo William hope, altro imbroglione della stessa specie immortalo' lo scrittore con alle spalle la sorella defunta. In realtà si trattava di un trucco, ma ciò non bastò a Doyle per farlo desistere sulla vera autenticità della foto.
Sicuramente lo spiritismo fotografico é così affascinante da restar ancora oggi l'elemento probante l'esistenza dei fantasmi.
Eppure una foto da me scattata a Fumone mostra un volto che ricorda papà Celestino V. Qui non ho usato nessun trucco, tuttavia é possibile che la luce si combini in quei modi da farci apparire un volto umano, così come può avvenire nelle nuvole. Allora siamo noi ed il nostro cervello a ricomporre quel volto, e ciò non significa una reale presenza di una qualche entità.
La seconda leggenda é più vicina a noi ed é legata ai cerchi nel grano. Le riviste del mistero e le trasmissioni tv non fanno altro che riportare l'esempio delle mosche esplose trovate sul grano come elemento probante l'energia aliena responsabile del complicato disegno campestre.
Eppure se mettiamo una mosca nel micronde vediamo che essa muore poverina, ma nn eslode.
Qual'è allora la vera causa che fa esplodere le mosche in natura ?
É un fungo : si chiama emphthomora muscae é ha proprio la caratteristica di gonfiare il corpo della mosca colpita a morte fino a farlo esplodere, con tanto di spruzzo infestante delle spore che immancabilmente infettano altre mosche.