sabato 25 maggio 2013

DON GALLO : UN PRETE PER GLI ULTIMI CON GLI ULTIMI

E' un maggio freddo in ogni senso. La cronaca che parla di donne uccise dai loro compagni, il governo che si riempie la bocca di parole mentre aumentano i poveri, e...ciliegina sulla torta ci mancava anche questa : la morte di Don Gallo.
Abbiamo perso una figura di riferimento importantissima, l'unica vera nota veramente cristiana e caritatevole in una chiesa fin troppo autoreferenziale.
Abbiamo perso un uomo illuminante, forse poco ascoltato dai nemici, ma sicuramente molto ascoltato dagli ultimi.
Non abbiamo perso le sue parole e il suo pensiero che possiamo continuare a leggere ancora nei suoi libri, nei suoi tanti e meravigliosi libri che Don Gallo ci ha lasciato in eredità.
Quei libri li ha scritti per gli ultimi, perché trovassero nella sua testimonianza di vita una luce nuova ogni volta che si sentono sopraffatti dalle tenebre.
Sono libri che ci mettono a contatto con le dure realtà della vita che tante volte Don Gallo ha avuto modo di sperimentare nel suo servizio.
Non aveva peli sulla lingua Don Gallo e al clero che si atteggiava ad Essere Superiore diceva sempre : " Dio esiste, ma non sei tu !"
Pronto a dire la verità ad ogni costo e di fronte a qualsiasi situazione. Era fermo nella testimonianza, così come dovrebbe essere per ognuno che si professa testimone della verità. E la verità di Don Gallo non era una verità da impugnare o da difendere contro il nemico, era la verità punto e basta : la verità nuda e cruda dei poveri e degli emarginati.


Era fermo Don Gallo, ma era anche spiritoso e autoironico. Nei confronti di chi lo criticava non perdeva mai il senso del rispetto, dove altri invece decadono nello scontro, lui sapeva rispondere con una strategia più efficace della 
rabbia : la determinazione a cercare il bene.
Questa sua forza caratteriale spiega perché anche se era un personaggio ritenuto scomodo, alla fine è rimasto esattamente dov'era : nella sua veste sacerdotale al servizio degli ultimi.
Evidentemente per uno che poteva odiarlo Don Gallo ha sempre trovato una moltitudine di persone che lo amavano.

Dobbiamo continuare a farlo vivere nei nostri cuori come se non se ne fosse mai andato. E quello di questi giorni non è un addio. Non lo sarà mai.
Vivrà sempre con noi, e ce lo porteremo sempre addosso.
D'accordo, ci sentiremo tutti un po orfani di lui d'ora in avanti, questo è inevitabile. Ma non è venuto in mezzo a noi per renderci orfani, ma per trasformarci in padri a nostra volta. Padri nel senso fraterno del termine. Forse ci mancherà un po' meno se col nostro prossimo sapremo ripetere quel suo atteggiamento di lotta, ma di fratellanza che Don Andrea Gallo ha saputo mantenere per una vita intera.

Siamo ancora più d'accordo, l'odio, le violenze e le discriminazioni, ci mettono addosso tanta rabbia. Ma se questa rabbia non si trasforma in qualcosa di costruttivo anziché distruttivo, allora non andremo da nessuna parte e resteremo sempre dove siamo : al palo dove ci hanno abbandonati.
Invece è il momento di slegarci da quel palo e di continuare noi l'opera incompleta dell'amore di quel Prete.



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