Si chiudono gli occhi di fronte alle impreparazioni, al mancato assolvimento dei compiti, all'indisciplina nelle classi.
In un istituto di Roma è accaduto addirittura che una maestra concordasse il voto con il genitore in occasione di una festa di compleanno. La madre dell'alunno ha potuto vantarsi della resa scolastica del figlio, ma in realtà questa non corrispondeva ad alcun merito effettivo.
Ovviamente gli altri alunni se ne sono accorti in quanto è risaputo che l'alunno in questione non studia ed anzi è un asino di prima categoria.
Per la maestra in questione non c'è stato alcun richiamo disciplinare da parte della presidenza, anch'essa compiacente con l'accaduto. La presidenza anzi si è giustificata affermando che tanto si sa, ormai tutte le maestre sono solite fare così.
Di questo passo, si lamenta un genitore, avremo una nuova generazione convinta che per arrivare primi non serve il sacrificio e l'applicazione, ma la furbizia. Ormai viviamo in una società priva di valori dove il valore del denaro ha sostituito tutti gli altri, e il genitore più influente economicamente è anche quello avvertito come più pericoloso dalle maestre, le quali si prestano a strani giochi di prepotenza nelle classi.
Alcuni raccontano anche autentici casi di mobbing tra alunni, dove i privilegiati
si divertono a mettere alla berlina i non "protetti".
Così la bambina Elena torna piangente dalla madre dicendole che alla sua festa di compleanno tenuta in classe qualcuno gli ha calpestato i regali e gli ha bucato tutti i palloncini e avvicinandosi a lei questo qualcuno le ha detto : "questo succede a quelle come te !"
Poi, scavando a fondo nella vicenda si scopre il retroterra della maestrina compiacente in questione, una delle tante nel panorama scolastico italiano, che conterà ovviamente anche le maestre ligie al dovere.
Il padre è stato un architetto dedito al lucro e all'abusivismo edilizio degli anni '70. Con un padre così cosa ci si poteva aspettare ? Il frutto non cade lontano dall'albero.
Ora la maestrina in questione ha perfino ottenuto un permesso premio prolungandole la maternità, in questa maniera la scuola pubblica la mantiene per un merito non dovutole.
Non si sa nemmeno come sia riuscita ad ottenere il fatidico permesso premio, ma lo si può facilmente immaginare visto che il genitore oggetto della sua compiacenza è un genitore politicamente molto influente a Roma.
Immaginate questo bambino come crescerà ! credete che finirà povero ed emarginato ? Vi sbagliate. Sarà uno dei pochi ad avere la strada spianata e magari diventerà capitano di una "nave" da crociera.
L'italia non è nuova a questi favoritismi, è fin troppo noto il nepotismo universitario dove capita fin troppo frequentemente che i nuovi docenti universitari si trovano ad avere lo stesso cognome e parentela dei vecchi "baroni".
Da questo quadro emerge fin troppo chiaramente che la scuola italiana è sempre meno democratica e sempre più esclusivista e corrotta.
Calcolando che il sistema sociale nasce dalla scuola, va da sè che stiamo preparando un sistema sociale fortemente polarizzato nel quale la disparità
( e rivalità ) tra privilegiati e non, si farà sentire ancora più forte in futuro.
Sempre di più vedremo gente cinica e prepotente occupare i ranghi più alti della società e dei posti di lavoro senza averne la preparazione effettiva, mentre l'altra grossa fetta sarà popolata dai poveri gettati nell'ignoranza, nella disoccupazione e nell'impotenza.
I primi decideranno anche per i secondi, e quest'ultimi avranno la netta sensazione di vivere in un paese di merda, senza diritti per le categorie più deboli. Qualcuno dirà che le cose stanno già così e dice bene. Il rischio e di peggiorare un quadro già fortemente drammatico nel caso chi dovrebbe farsi sentire non trovasse, anche in futuro il coraggio di alzare la testa e lamentarsi di fronte a certi favoritismi.
Buongiorno buongiorno io sono Francesco
io ero un bambino che rideva sempre
ma un giorno la maestra dice oggi c'è tema
oggi fate il tema, il tema sul papà
io penso è uno scherzo sorrido e mi alzo
le vado vicino ero contento
le dico non ricordo mio padre è morto presto
avevo solo tre anni non ricordo non ricordo
lei sa cosa mi dice neanche mi guardava
beveva il cappuccino non so con chi parlava
dice "qualche cosa qualcosa ti avran detto
ora vai a posto e lo fai come tutti gli altri"
puttana puttana, puttana la maestra
puttana puttana, puttana la maestra
io sono andato a posto ricordo il foglio bianco
bianco come un vuoto per vent'anni nel cervello
e poi ho pianto non so per quanto ho pianto
su quel foglio bianco io non so per quanto ho pianto
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
Cadono le stelle è buio e non ci vedo e la primavera
è come l'inverno il tempo non esiste neanche l'acqua del mare
e l'aria non riesco a respirare
e a dodici anni ero quasi morto
ero in ospedale non mangiavo più niente
e poi pulivo i bagni, i vetri e i pavimenti
per sei sette anni seicento metri quadri
tadanatadadana
e il mio capo il mio capo mi ha salvato
li ci sono giochi se vuoi puoi giocare il padre è solo un uomo
e gli uomini son tanti scegli il migliore seguilo e impara
buongiorno buongiorno io sono Francesco
questa mattina mi sono svegliato presto
in fondo in quel vuoto io ho inventato un mondo
sorrido prendo un foglio scrivo viva Francesco
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
venite bambini venite bambine
e ditele che il mondo può essere diverso
tutto può cambiare la vita può cambiare
e può diventare come la vorrai inventare
ditele che il sole nascerà anche d'inverno
che la notte non esiste guarda la luna
ditele che la notte è una bugia
che il sole c'è anche c'è anche la sera
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