giovedì 9 gennaio 2014
PERCHE' IN ITALIA NON SI RIESCE A FARE LA RIVOLUZIONE
Per fare la rivoluzione ci vogliono degli elementi imprescindibili :
Onestà intellettuale e gente genuina
rinuncia all'individualismo
defezione completa ai partiti politici e al vecchio sistema
una fame insopportabile e diffusissima
un grado di criminalità intollerabile
combattere lo stato criminale con gli stessi metodi usati dalla polizia per combattere il crimine.
Se lo stato è criminale come tale va trattato e chi fa la rivoluzione dovrà ben distinguersi dall'esser criminali.
In quanto in italia tra ciarlatani, truffatori, falsi paladini della giustizia, ecc ecc non si sa più a chi e a cosa affidarsi, va da se che in questo clima nessuna rivoluzione è o sarà possibile !
la mancanza di una vera coscienza di classe per opporsi agli attacchi del potere.
la mancanza di una vera cultura rivoluzionaria in grado di mettere a fuoco istanze e obiettivi concreti
il carattere spesso poco organizzato e improvvisato delle manifestazioni
la intrinseca inefficacia e debolezza di queste manifestazioni
le vere rivoluzioni della storia sono sempre state illuminate e guidate dagli intellettuali capaci di rivoluzionare il pensiero e il sistema.
oggi la vera rivoluzione di cui abbiamo bisogno non è tanto e solo quella di rivoluzionare un vecchio sistema, ma soprattutto quello di sconfiggere la corruzione. E' altresì vero che un pensiero innovativo e rivoluzionario in grado di abolire alla base il sistema si porterebbe via anche la corruzione. Ma per realizzare una rivoluzione di tal genere c'è bisogno della genuinità degli elementi militanti. Nessuna rivoluzione è possibile se non si ha questa genuinità salda e ferma degli elementi.
gli elementi militanti dovranno avere i seguenti valori imprescindibili : genuinità, coerenza e coraggio.
Sono illusi coloro che credono che la rete serva o possa servire da sola per realizzare la rivoluzione. Le grandi rivoluzioni della storia si sono sempre realizzate lungo i canali più concreti del collettivismo. Nascondersi dietro un mouse non servirà a realizzare nessuna rivoluzione.
Col fine di adoperarsi a realizzare la rivoluzione è imprescindibile guardarsi in faccia l'uno con l'altro militante reciprocamente. Nessuno speri possa realizzarsi una rivoluzione al telefono : pura fantasmagoria !
Il rivoluzionario militante è colui che ha scelto di andare contro il pensiero unico voluto dal sistema e dilagante tra i militanti del sistema. Va da sè che chi è rivoluzionario si oppone ed è alternativo a questo pensiero unico.
inutile nascondere o dimenticare che il numero dei militanti partecipanti alla rivoluzione è di fondamentale importanza. Gruppi minoritari non vanno da nessuna parte. La rivoluzione ha bisogno di un movimento di massa.
E' urgente abbattere e combattere la "cultura" trash.
5 commenti:
grazie di questo articolo. Siamo vicini al tracollo ed un incipit era necessario. spero che il resto venga fra poco anche per fare quella giustizia necessaria per i nostri figli,.
Il pecorame italidiota, se lo farà mettere in culo senza mai ribellarsi, l'italiano è una razza che non è affatto aggressiva per cui c'è poco da fà! Sono masochisti e credono ciecamente che arrivi il messia a salvarli, quando invece non c'è nessun messia! Poveri idioti!
Cosa si intende per cultura trash in questo caso?
Tutto ciò che é pseudo cultura, ossia che fa finta di essere cultura in quanto rimane soltanto un espressione decadente e superata. Non mi riferisco certo al trash vero e proprio che anzi trovo interessante.
Popolo di spaghettari, sgangarati e cialtroni
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