ma l'unica verità é che la verità non esiste. Infatti, nel momento in cui un uomo si convince di qualcosa, quella convinzione più spesso che mai risulterà un inganno, un qualcosa tutt'altro che fermo ed uguale a se stesso. Senza dimenticare che anche lui che guarda e costata la verità é inesorabilmente destinato a mutare rispetto la verità osservata. Un esempio pratico : c'è stata un epoca storica in cui l'uomo era messo al centro dell'universo, poi giunse la scienza a smentire questa centralità quando si accorse che l'uomo é comparso solo negli ultimi istanti dalla nascita della vita sulla terra. Abbiamo appena visto che una convinzione data per vera in un epoca é poi divenuta falsa in un altra.
In realtà anche la scienza potrebbe essere nell'inganno. Tuttavia rispetto alla visione religiosa la scienza mostra un vantaggio : é disposta a mettere in discussione le sue convinzioni. Almeno la scienza onesta dovrebbe avere questa disponibilità.
L'unica verità che emerge da questo nostro esercizio di pensiero é che l'uomo non può sfuggire all'inganno. Infatti egli é sempre troppo ignorante nei riguardi di una realtà molto più complessa che lo sovrasta. Diciamo pure che la realtà é per lui così complessa che egli non arriva a spiegarsela. Le volte in cui crede di averlo fatto crede di trovarsi di fronte alla verità. Ingannandosi!
Di fatto certe cose come la morte, come il destino del pianeta tra miliardi di anni sono per lui inintelleggibili almeno quanto la Luna resta inspiegabile ad una formica. É certamente vero che l'uomo ha fatto scoperte importanti, ma é anche vero che resta ancora tantissimo da scoprire. Chissà se all'uomo é davvero possibile conoscere tutto quanto esiste oppure egli non è altro che una formica appena un poco più intelligente?
In realtà anche la scienza potrebbe essere nell'inganno. Tuttavia rispetto alla visione religiosa la scienza mostra un vantaggio : é disposta a mettere in discussione le sue convinzioni. Almeno la scienza onesta dovrebbe avere questa disponibilità.
L'unica verità che emerge da questo nostro esercizio di pensiero é che l'uomo non può sfuggire all'inganno. Infatti egli é sempre troppo ignorante nei riguardi di una realtà molto più complessa che lo sovrasta. Diciamo pure che la realtà é per lui così complessa che egli non arriva a spiegarsela. Le volte in cui crede di averlo fatto crede di trovarsi di fronte alla verità. Ingannandosi!
Di fatto certe cose come la morte, come il destino del pianeta tra miliardi di anni sono per lui inintelleggibili almeno quanto la Luna resta inspiegabile ad una formica. É certamente vero che l'uomo ha fatto scoperte importanti, ma é anche vero che resta ancora tantissimo da scoprire. Chissà se all'uomo é davvero possibile conoscere tutto quanto esiste oppure egli non è altro che una formica appena un poco più intelligente?
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