venerdì 19 febbraio 2016

MONACO BUDDISTA SI RITROVA ALL'INFERNO

Oggi prendiamo in esame una notizia apparsa su internet qualche anno fa secondo la quale un monaco buddista morendo si ritrova all'inferno e scopre che il suo amatissimo maestro Buddha si trova anche lui all'inferno. Il monaco resuscita prima di essere cremato e racconta ciò che ha visto. Di seguito l'articolo della notizia :

‘Nel 1998 un monaco Buddista passa a miglior vita. Alcuni giorni dopo, si tenne il suo funerale durante il quale doveva essere cremato. Dall’odore, era ovvio che il suo corpo aveva già cominciato a decomporsi – egli era molto chiaramente morto!’ secondo il rapporto dell’agenzia missionaria Asian Minorities Outreach. ‘Noi abbiamo cercato di verificare questa notizia che ci è giunta da diverse fonti, ed ora siamo convinti che essa è esatta’, scrivono essi. ‘Centinaia di monaci e parenti del morto parteciparono al funerale. Proprio quando il corpo stava per essere bruciato, il monaco morto improvvisamente si mise a sedere, gridando: ‘E’ tutta una menzogna! Io ho visto i nostri antenati bruciare ed essere torturati in una sorta di fuoco. Io ho visto anche Buddha e molti altri santi uomini Buddisti. Essi erano tutti in un mare di fuoco!’ ‘Noi dobbiamo dare retta ai Cristiani’, continuò lui vigorosamente, ‘loro sono i soli che conoscono la verità!’
Questi avvenimenti scossero l’intera regione. Più di 300 monaci diventarono Cristiani e cominciarono a studiare la Bibbia. L’uomo risorto continuò ad avvertire tutti di credere in Gesù, perché lui è il solo vero Dio. Audiocassette del resoconto del monaco furono distribuite in ogni parte del Myanmar. La gerarchia Buddista e il governo furono presto allarmati, e arrestarono il monaco. Da allora non è stato più visto, e si teme che sia stato ucciso per farlo stare zitto. Adesso è un crimine serio ascoltare le audiocassette, perché il governo vuole soffocare la sensazione’.
Ma il mio spirito era completamente sveglio. Io mi trovai in una potente tempesta che faceva volare via tutto. Non un singolo albero, niente rimase in piedi. Io ero in una pianura vuota. Dopo qualche tempo, io attraversai un fiume, e vidi un terribile lago di fuoco. Ero confuso, perché il Buddismo non conosce una tale cosa. Io non sapevo che fosse l’Inferno fino a che non incontrai Yama, il Re dell’Inferno. La sua faccia era quella di un leone, i suoi piedi erano come serpenti, ed egli aveva molte corna sulla sua testa. Quando chiesi il suo nome, egli disse: ‘Io sono il Re dell’Inferno, il Distruttore’. Io poi vidi gli abiti color zafferano dei monaci di Myanmar nel fuoco, e guardando più da vicino io vidi la testa rasata di U Zadila Kyar Ni Kan Sayadaw. ‘Perché lui è nel lago di fuoco?’, domandai. ‘Egli era un insegnante molto bravo; la sua audiocassetta ‘Sei un essere umano o un cane?’ ha aiutato migliaia di persone a riconoscere che essi valgono più di un cane’. ‘Sì, era un bravo insegnante’, disse Yama, ‘Ma lui non credette in Gesù Cristo. Ecco perché è all’Inferno!


Mi fu poi mostrato un altro uomo, con dei capelli lunghi legati in un gomitolo sulla parte sinistra della sua testa. Egli indossava anche un abito, e quando domandai chi egli fosse, mi fu detto: ‘Gautama, che voi adorate (Buddha)’. Fui sconvolto. Buddha all’Inferno, con tutta la sua etica e tutto il suo carattere morale?’ ‘Non è importante quanto egli fosse buono. Egli non credette nell’Eterno Dio, e così è all’inferno’, rispose il Re dell’Inferno. Io vidi anche Aung San, il capo rivoluzionario. ‘Egli è qui perché perseguitò e uccise i Cristiani, ma principalmente perché egli non credette in Gesù Cristo’, mi fu detto. Un altro uomo era molto alto, indossava un’armatura e portava una spada e uno scudo. Egli aveva una ferita sulla sua fronte. Egli era più grosso di chiunque altro io potessi vedere, era alto circa otto piedi [1 piede = 30,48 centimetri]. Il Re dell’Inferno mi disse: ‘Quello è Goliath, che è all’Inferno perché egli schernì l’eterno Dio e il suo servo Davide’. Io non avevo mai sentito parlare né di Goliath e né di Davide. Un altro ‘Re dell’Inferno’ si avvicinò a me e mi domandò: ‘Stai andando anche tu nel lago di fuoco?’ ‘No, io dissi, io sono qui solo per guardare’. ‘Hai ragione’, mi disse la creatura, ‘Tu sei venuto solo per guardare. Io non riesco a trovare il tuo nome. Tu dovrai tornare là da dove sei venuto’.
Due vie

Sulla strada di ritorno, io vidi due vie, una larga e una stretta. La via stretta, che io seguii per circa un’ora, fu presto fatta di puro oro. Io potevo vedere perfettamente la mia propria immagine riflessa! Un uomo di nome Pietro mi disse: ‘Ora torna indietro per dire alle persone che adorano Buddha e altri dii che essi finiranno all’inferno se non cambiano. Essi devono credere in Gesù. Egli poi mi diede un nome nuovo: Athet Pyan Shintaw Paulu (Paolo, che ritornò in vita). La cosa successiva che sentii fu mia madre che gridava: ‘Figlio mio, perché ci lasci ora?!’ Io compresi che giacevo in una bara. Quando mi spostai, i miei genitori gridarono: ‘E’ vivo!’, ma gli altri che erano attorno non credettero loro. Quando essi mi videro, essi furono agghiacciati dalla paura e cominciarono a gridare: ‘E’ un fantasma!’ Io notai che stavo seduto in mezzo a tre coppe e mezzo di un liquido odoroso che doveva essere venuto dal mio corpo mentre io giacevo nella bara. Mi fu detto che stavano per cremarmi. Quando un monaco muore, il suo nome, la sua età, e il numero degli anni del suo servizio da monaco sono incisi nella bara. Io ero già stato iscritto come morto, ma come voi potete vedere, io sono vivo!’
Prima di tutto voglio informare il lettore che a compiere il presunto viaggio all'inferno  è stato un certo personaggio che vive in Birmania. In questo paese il buddismo è praticato dall'89 per cento della popolazione, mentre il cristianesimo soltanto da una minoranza.

Il buddismo in Birmania è religione di Stato ed il cristianesimo è accolto soltanto in piccole organizzazioni che hanno come scopo aiuti umanitari. C'è espresso divieto tuttavia di introdurre la religione cristiana con propaganda e materiale religioso. Le audiocassette del monaco sono quindi vietate perchè considerate propaganda religiosa del cristianesimo dallo Stato Birmano. Il buddhismo statale birmano non reprime soltanto la religione cristiana, ma anche quella musulmana composta dal 4 per cento della popolazione.
In un clima di intolleranza verso le religioni non di stato, non è così incredibile che per cercare consenso qualcuno si inventi una storia miracolistica come quella avvenuta al monaco.
OItretutto la storia sopra riportata contiene un evidente bugia :
Il monaco sostiene di non sapere cosa fosse l'inferno finchè non ci si è ritrovato, eppure il suo nome finisce in Paulu che è un chiaro riferimento a San Paolo. Se veramente la sua famiglia era estranea al cristianesimo, come mai una particella del suo nome fa riferimento ad un nome cristiano ?
A divulgare la notizia poi è guarda caso l'Asian Minorities Outreach , ovvero un'agenzia che si occupa delle minoranze religiose in Asia, specie quella cristiana. Un agenzia che ha tutto l'interesse quindi a propagandare per vera quella che si delinea un'autentica fiaba tipica del carattere leggendario cristiano ben conosciuto fatto di resurrezione, inferno, fiumi e laghi infernali derivanti dalla scolastica e dal mondo mitico dell'antica grecia. Un mondo sotterraneo, quello dei fiumi infernali infatti che non è affatto cristiano, ma della Grecia antica. Anche la simbologia del Leone e dei serpenti non è di origine cristiana, ma di origine più antica essendo simboli cari all'egitto il primo e sia all'egitto che all'antica Roma il secondo. Il serpente lo possiamo ritrovare nelle tombe romane che rappresentano i defunti, i cosiddetti Laries o Lari.

Il cristianesimo prende a prestito dalle altre religioni occidentali e mediorientali determinati simboli che già abitavano quegli al di là immaginari. Il problema è che, come riporta la propaganda dell'ex monaco buddhista birmano, lo fa ancora oggi.
Oltretutto il riferimento al personaggio biblico di Golia, chiamato nel suo resoconto Goliath, lo fa si appartenente al cristianesimo, ma a quello che non separa il vecchio testamento da quello nuovo. Insomma il nostro monaco si è convertito, non al cattolicesimo, ma a qualche altra confessione cristiana di moda da quelle parti : la chiesa metodista. Ovvero ad una chiesa protestante evangelica che prende anche l'antico testamento come per oro colato, pur essendo appartenente alla tradizione ebraica. Insomma siamo di fronte ad un monaco buddista metodista e israelita. Un sincretismo di almeno tre religioni di cui, soltanto la prima rinunciataria.
E' fin troppo chiaro il perchè Buddha, personaggio la cui esistenza storica effettiva è ancora tutta da dimostrare oltretutto, si trova all'inferno. Nel linguaggio interreligioso è una chiara dichiarazione di guerra. E' come dire ai buddisti birmani : preparatevi a ricevere le nostre angherie, perchè abbiamo messo il vostro Buddha all'inferno ! Se l'obiettivo dei cristiani in quelle terre era aprirsi una strada per farsi accogliere dallo stato birmano intollerante, una dichiarazione di guerra non mi sembra propriamente la strada più consona.
Che poi anche in Italia si usi questa autentica favoletta per distogliere tutti gli aspiranti buddisti a considerare come unica e vera la religione cristiana, questa è un ulteriore propaganda bieca che a mio avviso è anche offensiva per tutti coloro che vogliono scegliere liberamente a quale religione aderire.




Nessun commento:

Posta un commento