venerdì 29 marzo 2013

AUTOLESIONISMO SENTIMENTALE FEMMINILE: Perché le donne preferiscono gli uomini sbagliati

Oggi la Dottoressa Eleonora Salustri ci parla di un tema molto attuale, un tema spesso taciuto se non negato, ma proprio per questo urgente da affrontare. Facciamo riferimento all'autolesionismo sentimentale femminile, il quale sembra affliggere maggiormente le ragazze adolescenti di oggi. 




AUTOLESIONISMO FEMMINILE SENTIMENTALE
Perché le donne preferiscono gli uomini sbagliati


"Io non merito questo, so che è sbagliato ma sento che le cose possono cambiare. Sono sicura che a lui piaccio, ma non vuole dimostrarmelo"
Quante volte abbiamo sentito queste confidenze da parte di qualche nostra amica, conoscente, familiare?

Quante volte ci chiediamo perché le donne continuano a stare con gli uomini sbagliati?

E quante volte qualche vostro amico, sconsolato, cerca dei consigli su: "Perché lei ha scelto quello che lo fa soffrire piuttosto che me che sono bravo?".

A volte non è facile dare una risposta e, molto spesso, ce lo chiediamo anche noi quando vediamo amici delusi perché la loro donna li ha lasciati per un altro.

La ricerca dell'invulnerabilità e dell'insensibilità sentimentale è una della più caotiche avventure della psiche umana.

È il risultato di sofferenze antiche che vanno ricercate negli albori della psiche, causate da genitori rigidi, persecutori, troppo severi o possessivi, da un'educazione sadica, umiliante, dalla voglia di essere già donne adulte mentre ancora si combatte con una famiglia che tende a tarpare le ali.

Il risultato di questo conflitto interno tra la voglia di crescere e l'impossibilità esterna di farlo, si traduce in quella massa di ragazze appena adolescenti che si provocano tagli in ogni parte del corpo con lamette, forbici, coltelli, che si ustionano il corpo con sigarette accese, con la fiamma di un accendino, che si autoimpongono di dover diventare sempre più magre tramite diete spietate, con l'intento di far male a chi le guarda da fuori.

Tutto ciò dovrebbe essere risolto grazie all'aiuto di un terapeuta e, in pochi anni, il primordiale conflitto con i genitori, con la famiglia ossessiva, dovrebbe lasciar spazio ad una regolare crescita della ragazza ormai divenuta donna.

Ci sono però anche dei casi in cui non è così, in cui la ragazza non riesce ad uscirne, sia perché la sua famiglia non si pone in posizione d'ascolto dei suoi bisogni, sia perché non ha mai ritenuto necessario parlarne con una figura esterna.

La maggior parte di queste donne intraprenderà delle relazioni profonde con uomini sbagliati, uomini che le faranno solamente soffrire e stare male.
Queste donne preferiscono questi uomini ai "bravi ragazzi".

Va sottolineato che per relazioni non si intende sempre un rapporto consolidato e duraturo; Accade spesso che le due persone non stanno insieme o non oltrepassano la semplice infatuazione. L'uomo   adotterà  un comportamento ambiguo cercando la sua partner soltanto quando se ne trova lontano, ma allontanandola e sminuendola quando le è vicino. Lei non sarà in grado di rifiutare il partner, nonostante il comportamento di questi sia all'insegna dell'anaffettività, quando non addirittura della violenza e dell'umiliazione verbale o fisica.

Tale condizione della psiche femminile, la quale influenza l'intera persona, può essere chiamata "Autolesionismo sentimentale". E' una psicopatologia molto diffusa in quanto riesce ad unire il masochismo fisico, come il piacere di autoprocurarsi o di farsi recare del male, con l'individualismo nelle sue forme drastiche.

Si può riscontrare principalmente nelle adolescenti e la percentuale della casistica è molto vicina a quella dell'anoressia mentale ( o affettiva ), che tra l'altro può diventare una tra le caratteristiche principali.

In queste relazioni la donna tenderà ad adottare le tecniche sopra elencate (tagli, bruciature, diete forzate) oltre ad una grande quantità di sofferenza, tristezza, lacrime e insicurezza. Ma, nessuna di loro, avrà la forza di abbandonare questo rapporto che tende a logorarle sia internamente che esternamente. Il risultato di tale relazione è l'esclusione da una migliore vita sentimentale, riuscendo, nei casi più gravi, a raggiungere l'insensibilità.

Spesso questi soggetti femminili, hanno la soluzione molto vicina ai loro occhi.  Si trovano a parlare di ciò proprio con gli amici che, contrariamente a quanto avviene nella loro relazione, provano sentimenti d’amore puro.

Messe davanti all’idea di un cambiamento positivo, tendono a tirarsi indietro, a rintanarsi nella pseudo-relazione negativa, a preferire un uomo che le tratta male piuttosto che uno che le rispetterebbe.

Questo perché, nel momento in cui devono relazionarsi con qualcosa di buono, tendono a tirare fuori tutti i dolori del passato, le sofferenze che hanno lesionato il regolare sviluppo della loro psiche.

Non sono pronte ad affrontare tutto ciò, quindi cercano di salvarsi salvando l’uomo che provoca loro del dolore. ( meccanismo della proiezione riflessa )
Cercano quindi di "salvare" l'altro credendo di mascherare l'incapacità di salvare se stesse e alla fine non salvano né se stesse né l'altro.

Non a caso, le donne aventi questa patologia sono giovani e insicure, soffrono spesso di solitudine, hanno poca autonomia e non possiedono un'identità femminile matura.

L'autolesionismo sentimentale coincide con l'affermazione di una personalità introversa, solitaria, iperprotettiva nei confronti di un uomo che non la valorizza né, spesso, si accorge di lei. E' la diretta conseguenza di un rifiuto delle condizioni di vita iperprotettiva imposta dalla famiglia di origine.

Non è facile aiutare queste persone ad uscirne, spesso la maggior parte di loro tenderà ad avere questi comportamenti per tutta la vita, soffrendo in maniera esagerata ogni volta che l’uomo in questione decide di troncare la vera o presunta relazione.

L’unico consiglio è di aiutare queste ragazze a rivolgersi ad uno specialista esterno, magari accompagnandole le prime volte. Solamente in questo modo si potrà dare loro una sicurezza più forte.
L'unica vera strada di guarigione per queste donne è ritrovare sicurezza in se stesse riscoprendo la propria autonomia e completando la loro personalità.

Dott.sa Eleonora Salustri


2 commenti:

Stellina88 ha detto...

Salve dottoressa vorrei un consulto da lei,oltre che parere...ho 30 anni e convivo con un uomo vedovo che ha due figlie piccole .mi sono innamorata di lui perché è una brava persona,ma devo dire che da un anno a questa parte, questa vita mi sta pesando. Lavare,stirare,cucinare accudire i bambini e come se non bastasse devo sopportare le lamentele di mia suocera perche non tratto i suoi nipoti a dovere e sEnza che suo figlio prenda le mie difese..inoltre non ho neanxhe una mano di aiuto...mi sono stancata..e dopo tanti sacrifici non ho in cambio nulla specie dalle bambine che mi trattano sempre da estranea nonostante qllo che faccio e ho fatto per loro..non credevo che stando accanto ad un uomo vedovo sarebbe stata così difficile e che mi sarebbero mancate tante cose.anche dalla più banale.ho fatto lo sbaglio più grosso della mia vita...e dopo 3 anni non so come rimediare..mi sento in trappola...non ho il coraggio di rovinare tutto..a volte vorrei scappare e dileguarmi..ma nn so dv andare...grazie in anticipo

Stellina88 ha detto...

Salve dottoressa vorrei un suo parere oltre che consiglio...ho 30 anni e convivo da circa un anno con ragazzo vedovo che ha due figlie piccole.mi sono innamorata di lui perché è una brava persona e dopo due anni di fidanzamento abbiamo deciso di andare a convivere solo che da un periodo a qsta parte questa vita mi sta pesando..sto sempre a stiraRe,lavare,cucinare,badare ai bambini senza avere una mano di aiuto da lui e dovendo sopportare le prediche da parte di mia suocera perxhe secondo lei non sono in grado di prendermi cura dei suoi nipoti e ovviamente senza essere difesa a tal proposito da parte di suo figlio..il mio compagno tra l'altro non mi fa sentire mai speciale anche se all'inizio che ci siamo conosciuti non è stato così, anzi tutto il contrario...sono stanca di tutto e credo di essermi rovinata la vita..non credevo che andando a vivere con un uomo vedovo sarebbe stato così...sentirsi spenta tutti i giorni della propria vita..e non riesco a mollare tutto..non so il perché..a volte vorrei sparire e recupero tutto il tempo perduto facendo le cose che una ragazza di 30 faccia..invece mi stanno manca ndo troppe cose..molti mi avevano avvertita per primo la mia famiglia , mi sono semprr sentita dire..ma chi te lo fa fare di prenderti a uno con due figli??ma io sono sempre stata positiva e nonostante ciò mi sono illusa..mi creda dottoressa..mai avrei creduto di ridurmi così...a chiedermi giorno per giorno che senso abbia la mia vita...distinti saluti

Posta un commento