martedì 5 marzo 2013
SOMALIA TOSSICA
La ndrangheta è arrivata anche in Somalia. Dopo aver esaurito nella nostra penisola tutti i luoghi dove riversare i rifiuti tossici, la mafia ha pensato di rivolgersi alla Somalia scegliendo accuratamente un luogo dove guerra e povertà sarebbero risultati come ideale prerogativa per realizzare indisturbatamente il loro crimine ambientale. La criminalità organizzata del resto sceglie sempre le zone più povere del pianeta per realizzare i suoi loschi traffici.
Nonostante il sacrificio di Ilaria Alpi, quel traffico portatore di morte, di inquinamento terribile, di enormi sofferenze per i bambini affetti da gravi malformazioni delle vie urinarie, continua indisturbato ancora oggi.
Nessuno sembra in grado di fermarlo. Del resto l'uccisione di Ilaria Alpi e dello sceicco che aveva appena intervistato la dice lunga di quanto i poteri forti vogliano impedire che questa porcheria abbia termine.
L'inquinamento del mare ha piegato l'unica economia di sostentamento della Somalia : la pesca.
Dall'inquinamento terribile e irrimediabile del loro mare, che ha portato alla morte di tutte le specie, è nata un'altra piaga : la pirateria.
I giornali non fanno che parlare della nuova pirateria, ma nessun notiziario parla della sua origine e del perché esiste.
Essa è il chiaro effetto dei loschi traffici di rifiuti, quelle popolazioni somale non avendo più di che mangiare a causa dell'inquinamento si sono date all'assalto delle navi occidentali. Ma siamo stati noi occidentali a metterli nelle condizioni di compiere tali crimini.
Cosa ci aspettavamo ? Prima gli portiamo la morte e poi pretendiamo anche che ci portino le collane di
fiori ?
Nel 1999 degli imprenditori italiani a Mogadiscio con i rifiuti tossici ci hanno costruito persino un porto, interrando nei moli centinaia di container di origine sospetta. Quei container e i fusti ivi contenuti, continuano a riversare sostanze velenosissime se non addirittura radioattive. Non vengono soltanto dall'Italia, ma anche da altri paesi, segno che la mafia ha gestito un traffico internazionale di questi rifiuti.
Forse a molti questo accadimento potrebbe sembrare lontano dalla nostra realtà, potrebbe pensare che queste cose non ci coinvolgono più di tanto. In un mondo globalizzato pensare questo è non tenere presente le potenzialità di questi criminali al potere.
In realtà ciò che ha colpito la Somalia potrebbe un giorno, e nemmeno troppo lontano, fare la stessa cosa nella nostra penisola, non appena si creino le condizioni "ideali" per farlo.
E la crisi non fa altro che aprire altre porte a questi criminali. Pensiamoci bene dunque ! chi ha fatto questo con la Somalia può farlo benissimo anche a nostro danno.
E chi vi dice che la crisi non serva proprio a questo ?
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