venerdì 30 marzo 2012

STORIE VERE DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

DONNE IN VENDITA

Vengono dall'est, dalla Russia, dalla Romania, dall'Ucraina, dall'Estonia. Paesi poveri dove non ci sono molte opportunità. Arrivano nel nostro paese e trovano un paradiso perduto : quello dei night e dello spogliarellismo.
Vendono illusione, vendono quell'affetto che gli uomini italiani ricevono sempre meno dalle donne italiane, lo vendono sotto il prezzo caro di una bibita o di pochi minuti di intimità. Le vediamo anche in televisione nei programmi che furono di Bonolis a fare le vallette e madre natura. E' un mondo che viaggia sotto la luce accecante dei riflettori, dove la donna è oggettificata a essere mitico e sensuale, accarezzabile e irraggiungibile.
Sono donne in vendita amate e osannate per il loro corpo. Alcune sono molto gentili, si avvicinano al cliente e lo trattano con premura e affetto inusitato, altre sono decisamente più grette e aggressive, decisamente senza peli sulla lingua e dicono quel che pensano del sesso in maniera volgare, senza alcun contegno. Entrambe vendono illusione. Sono parenti strette della pornografia anche se esse non fanno pornografia. Le sexystar sono lontane da quel mondo ancor più squallido. Potrebbe apparire questo un discorso moralista, in realtà intendiamo soltanto descrivere quel mondo oggettivamente. Vogliamo spiegare perchè secondo noi è squallido o meglio, è triste.
In questo mondo dove il paradiso non esiste, siamo concordi che quella condizione è sempre meglio dell'estrema povertà alla cui sarebbero altrimenti destinate queste ragazze, però questo non toglie la realtà del fatto che il mondo è triste. Il mondo capitalista e consumista, idolatrista e divista, non poteva che produrre questo mercato. Non si tratta di prendersela infatti con le singole persone ma con il sistema. Il sistema induce alla prostituzione, il sistema che non offre vere alternative produce queste realtà meschine, umanamente misere. La donna si trova proiettata in una vita facile ma alternativa, una vita nella quale per vivere e per realizzare le sue necessità deve danzare nuda. Deve mostrare la sua bellezza a più uomini anzichè soltanto al solo uomo che ama.
Alcune diventano mogli e madri, ma soltanto alcune, molte rimangono nella rete della poligamia, attratte da storie con uomini ricchi, storie brevi e fantastiche che rapinano la dignità. Non necessariamente la vittima si rende conto di esser vittima. Molto spesso queste donne si sentono anzi carnefici, padrone assolute del loro destino. Ci sono delle variabili ? bisognerebbe chiedere a queste donne come vivono al di fuori della loro attività intrattenitrice, sarebbe molto interessante sentire le loro risposte.
Da osservatori esterni pensiamo che sono donne non libere, tutt'altro che emancipate, anche se loro giurerebbero il contrario. Essere libere non significa accettare le volontà di un sistema, non significa uniformarsi all'immagine mercenaria desiderata dal sistema.
Essere libere dovrebbe avere un altro significato più autentico, quello dell'assoluta mancanza di sottomissione a qualsiasi manipolazione del proprio essere.
Mi sembra ovvio che in questo mondo della mercificazione del sesso questa è pura utopia.
Nessuno stato condanna questa realtà dello spogliarellismo definendolo una forma d'arte.Non stiamo qui a lanciare anatemi neppure noi. Ma veramente non ci riesce di pensare che proprio tutte siano consapevoli di non essere vittime di un sistema.
Ci piace pensare che alcune di queste donne sono autentiche VITTIME INCONSAPEVOLI.


lunedì 12 marzo 2012

PENSIERO UNICO

SOGNAVO DI FARE LO SCENEGGIATORE

SOGNAVO DI FARE L'ARCHITETTO

SOGNAVO DI FARE IL DOTTORE


...ANCHE L'INFERMIERE ANDAVA BENE

HO RICEVUTO SOLTANTO UNA RISPOSTA AI MIEI SOGNI

SEMPRE LA STESSA

OSSESSIVA

UNICA RISPOSTA.

ALL'IMPROVVISO MI VIENE PROPOSTO UN LAVORO BELLISSIMO ED ENTUSIASMANTE, UN LAVORO CHE OGNUNO DI NOI SOGNA DI FARE NELLA VITA. 
E' IL LAVORO PIU' BELLO E DESIDERABILE DEL MONDO.





SONO ALLERGICO ALLA FARINA !