sabato 11 gennaio 2014

MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA

Abbiamo individuato un Banksy italiano, anzi probabilmente una Banksy italiana, visto che le sue bottiglie rigorosamente non firmate riportano graziosi fiorellini e altri disegnini tipicamente di mano femminile.
Questa artista anonima esercita una bizzarra forma d'arte lasciando nei luoghi più disparati le sue graziose bottiglie. Si tratta di comunissime bottiglie di birra che però recano una scritta : message in a bottle. 

All'interno delle bottiglie la misteriosa artista anonima lascia dei messaggi su un foglio di carta e anche delle sorprese. C'è chi ci ha trovato addirittura dei soldi.
Spesso sono regalini, pensierini per bambini o per chiunque.

 Le bottiglie vegono rilasciate in posti spesso difficilmente raggiungibili. Sono sempre posizionate in maniera da non essere scambiate per rifiuto. Sono state trovate in edifici abbandonati, in cassette della posta non più utilizzate, oppure in luoghi importanti per significato storico o artistico.
I messaggi possono essere aforismi o definizioni sull'arte. Oppure possono contenere pensieri d'amore o ancora consigli confortanti.
Sappiamo che non è facile trovarne una, ma ogni bottiglia con messaggio è resa ben riconoscibile dall'etichetta appiccicata sull'etichetta della birra, dai curiosi disegnini, dal contenuto, e dalla X sul collo della bottiglia.
La misteriosa autrice inoltre ama spruzzarle di profumo, pertanto tutte le bottiglie risultano profumate.


 

giovedì 9 gennaio 2014

PERCHE' IN ITALIA NON SI RIESCE A FARE LA RIVOLUZIONE






Per fare la rivoluzione ci vogliono degli elementi imprescindibili :

Onestà intellettuale e gente genuina

rinuncia all'individualismo

defezione completa ai partiti politici e al vecchio sistema

una fame insopportabile e diffusissima

un grado di criminalità intollerabile

combattere lo stato criminale con gli stessi metodi usati dalla polizia per combattere il crimine.

Se lo stato è criminale come tale va trattato e chi fa la rivoluzione dovrà ben distinguersi dall'esser criminali.

In quanto in italia tra ciarlatani, truffatori, falsi paladini della giustizia, ecc ecc non si sa più a chi e a cosa affidarsi, va da se che in questo clima nessuna rivoluzione è o sarà possibile !

la mancanza di una vera coscienza di classe per opporsi agli attacchi del potere.

la mancanza di una vera cultura rivoluzionaria in grado di mettere a fuoco istanze e obiettivi concreti


il carattere spesso poco organizzato e improvvisato delle manifestazioni


la intrinseca inefficacia e debolezza di queste manifestazioni


le vere rivoluzioni della storia sono sempre state illuminate e guidate dagli intellettuali capaci di rivoluzionare il pensiero e il sistema.


oggi la vera rivoluzione di cui abbiamo bisogno non è tanto e solo quella di rivoluzionare un vecchio sistema, ma soprattutto quello di sconfiggere la corruzione. E' altresì vero che un pensiero innovativo e rivoluzionario in grado di abolire alla base il sistema si porterebbe via anche la corruzione. Ma per realizzare una rivoluzione di tal genere c'è bisogno della genuinità degli elementi militanti. Nessuna rivoluzione è possibile se non si ha questa genuinità salda e ferma degli elementi.

gli elementi militanti dovranno avere i seguenti valori imprescindibili : genuinità, coerenza e coraggio.

Sono illusi coloro che credono che la rete serva o possa servire da sola per realizzare la rivoluzione. Le grandi rivoluzioni della storia si sono sempre realizzate lungo i canali più concreti del collettivismo. Nascondersi dietro un mouse non servirà a realizzare nessuna rivoluzione.

Col fine di adoperarsi a realizzare la rivoluzione è imprescindibile guardarsi in faccia l'uno con l'altro militante reciprocamente. Nessuno speri possa realizzarsi una rivoluzione al telefono : pura fantasmagoria ! 

Il rivoluzionario militante è colui che ha scelto di andare contro il pensiero unico voluto dal sistema e dilagante tra i militanti del sistema. Va da sè che chi è rivoluzionario si oppone ed è alternativo a questo pensiero unico. 

inutile nascondere o dimenticare che il numero dei militanti partecipanti alla rivoluzione è di fondamentale importanza. Gruppi minoritari non vanno da nessuna parte. La rivoluzione ha bisogno di un movimento di massa. 

E' urgente abbattere e combattere la "cultura" trash.