giovedì 25 aprile 2013

ANGELITA DI ANZIO

Gennaio non è soltanto il mese della befana che porta i doni ai bambini, gennaio è stato anche un mese tragico, all'insegna della guerra e della distruzione. Una guerra che non si arrestava davanti a nulla, nemmeno di una bambina trovata sola sulla spiaggia con gli occhi pieni di smarrimento.


Ora Angelita vola nel cielo insieme a bianchissimi uccelli. Vola ancora da quando è volata via da questo crudele mondo fatto di guerre e abominio.
Forse nessuno ricorda che quel volo stava a indicare un monito per tutti i posteri. Forse nessuno vuole davvero ricordare che le guerre nascono dalla follia e che la follia altro non è che cecità e la cecità altro non è che abbandonare una bambina, e abbandonare una bambina a sè stessa nell'orrore più truce altro non è che la più amara e folle delle crudeltà umane.
E chi l'ha raccolta tentando di salvarla non potè fare nulla per salvarla dalla follia imperante.
E la cosa più grave è che la follia imperante è ancora tra noi, esattamente come Angelita nel cielo e nel mare di Anzio.

mercoledì 17 aprile 2013

L'ESPERIMENTO

Anche la trasmissione "Mistero", nella sua puntata speciale, ha illustrato la nostra teoria delle "frequenze" che concepisce appunto l'al di là come "frequenza". 

Li ringraziamo perché probabilmente la redazione ha letto alcuni nostri post. 

Come recita il nostro titolo, c'è in progetto di eseguire un esperimento. Avremo modo di farvelo conoscere, di rivelarvi di cosa si tratta.
Per ora intendiamo celarlo dietro la massima riservatezza, per ora l'esperimento è :



TOP SECRET !

Vi sarà inutile cercare qualsiasi documento. Abbiamo stabilito di non produrne di alcun tipo, ne informatico ne cartaceo.



Molti rimarranno delusi di fronte al fatto che non riveleremo nemmeno di cosa si tratta.
Ribadiamo che essendo top secret, abbiamo scelto la strada della massima riservatezza.
Possiamo dire soltanto che tutto nacque vent'anni fa, presso il parco noto come "il Tuscolo".




martedì 16 aprile 2013

LA DIMENSIONE ZERO

Nel post "l'universo è nato da solo ?" abbiamo evidenziato la possibile esistenza di una dimensione atemporale dell'universo. Chiameremo questa dimensione col termine DIMENSIONE ZERO.
In essa non vi è spazio e non vi è tempo, si tratta di una dimensione trascendente e di fatto trascenderebbe tutte le altre.
E' da questa dimensione zero che tutto ha avuto origine. Ed è appunto giunto il momento di parlare di un'altra cosa fondamentale che spesso diamo per scontata, ma non lo è affatto : l'origine.
Il fatto che qualsiasi cosa abbia origine non è un fenomeno scontato. Equivale a porsi la domanda su cosa abbia originato il big bang e se quell'energia primordiale non fosse già esistente da tutta l'eternità.
Oppure sarebbe più esatto dire che quell'energia esistesse già nella dimensione zero. Ovvero in una condizione aspaziale e atemporale in cui è semplicemente assurdo parlare di tempo e di spazio.
Una cosa è certa : quest'energia era luminosa e di fatto ha prodotto le primissime forme di luce. E' opportuno domandarsi ora cos'è la luce.
Per capire cos'è la luce bisogna descrivere da cosa essa è composta e lo diciamo subito. La luce è composta da una radiazione elettromagnetica, che esprime una lunghezza d'onda e una frequenza.
Probabilmente Tesla aveva capito profondamente la natura dell'elettricità e della luce andando oltre la conoscenza scientifica assodata.
Con altrettanta probabilità egli aveva compreso che il polo positivo e il polo negativo non potevano esistere senza che esistesse anche il polo "zero".
Il polo zero non è altro che una condizione "nulla" nella quale non avviene nessuno scambio tra i poli, nessun magnetismo, nessun fenomeno di frequenza o di luce.
Eppure se non ci fosse il polo zero non sarebbe possibile l'avvenimento di alcun fenomeno.
Così anche la dimensione spazio temporale nata dai fenomeni energetici del big bang non si sarebbe mai venuta a creare se non fosse esistita una dimensione zero.
Si tratta del paradosso dei paradossi, in quanto la nostra mente è abituata a ragionare in termini temporali e non atemporali. Siamo nati e ci siamo sviluppati nella dimensione temporale e semplicemente siamo fatti per percepire e conoscere questa e non quell'altra.
Eppure la dimensione atemporale o dimensione zero ci attraversa ed è presente ovunque.
Se ora affermiamo che la materia è nata dalla luce non stiamo pronunciando una bestemmia.
La luce è qualcosa di fondamentale nell'universo : osserviamo galassie, pianeti, corpi celesti, ecc soltanto in virtù della luce. Il telescopio astronomico è uno strumento ottico che si avvale della luce e delle sue frequenze.
Qualsiasi cosa osserviamo e studiamo, lo facciamo attraverso i nostri occhi che a loro volta costituiscono lo strumento ottico del nostro corpo.
Siamo esseri nati dalla luce che tornano ad osservare e a studiare la luce.
Ma questo occhio in realtà non è in grado di percepire tutte le cose esistenti, alcune sono visibili soltanto variando la frequenza e la banda luminosa. Si pensi a tutte quelle cose che risultano visibili soltanto allo spettro di luce ultravioletta. Anche l'astronomia si avvale dello stesso principio per studiare la natura di certi corpi celesti.


Se siamo costretti a costruire macchine che ci restituiscono una visione più ampia di ciò che siamo in grado di vedere con gli occhi naturali, ciò vuol dire che esistono moltissime dimensioni della luce, molte le abbiamo conosciute, ma molte altre le dobbiamo ancora conoscere.
Quando abbiamo parlato di quarta dimensione era questo che intendevamo : conoscere le dimensioni di luce che sovrastano quella materiale perché vibrano ad una frequenza più rarefatta di quella che compone la materia tutta, compresi gli elementi più piccoli come gli atomi.
C'è una frequenza luminosa che vibra a livello sub atomico ?
E se al di là della quarta dimensione esistesse un mondo pre-atomico ?
La dimensione zero è abitata ?
Supponiamo che questo mondo pre-atomico ( ovvero pre-big bang ) dalla natura aspaziale e atemporale esistesse.
Questo sarebbe innegabilmente il mondo dal quale hanno tratto origine tutte le cose a cominciare dal big bang.
La cosa più incredibile sarebbe poi il rapporto tra la dimensione universale materiale ( diciamo pure spazio temporale ) e la dimensione zero ( aspaziale e atemporale )
Questo rapporto farebbe si che, mentre nell'universo temporale le cose hanno una origine e una fine, in quanto la loro frequenza è instabile, nella dimensione atemporale l'eco di tutto ciò che esiste nella dimensione temporale continuerebbe ad esistere.


Se nello spazio tempo dunque le cose seguono una fenomenologia di origine durata ed esaurimento del processo, in quella atemporale l'eco di questa fenomenologia rimarrebbe in eterno.
Ne risulterebbe che chiunque fosse in grado di costruire una macchina ottica capace di vibrare al ritmo della dimensione zero, potrebbe vedere il proprio gatto morto un anno fa, o il pianeta terra all'atto della sua formazione. 
Ovviamente per vibrare a quel ritmo la macchina dovrebbe raggiungere la condizione aspaziale e atemporale trascendendo di fatto lo spazio tempo.
Ma non sarebbe la macchina a fare ciò, ma appunto la sua frequenza luminosa.
Una macchina del genere dovrebbe cioè essere in grado di ricreare il polo "zero", ossia una frequenza pre-luce. 
Trascendendo dall' elettromagnetismo e dalla luce infatti aprirebbe le porte alla percezione della dimensione zero.
In quel preciso istante avrebbe anche aperto la porta dei tempi, perché con sua enorme sorpresa scoprirebbe che in quella dimensione zero è possibile rendere visibile ogni istante della evoluzione dell'universo e dei mondi, ma la cosa più incredibile, quell'inventore si troverebbe davanti persone scomparse, 
mondi scomarsi, civiltà scomparse.
Si accorgerebbe che tutto ciò non è affatto scomparso ma è semplicemente trasceso nella dimensione atemporale.
La vita di queste cose trascese vivono secondo una dimensione rarefatta, non più soggetta alle leggi della dimensione tangibile. Dobbiamo immaginare quella dimensione più simile a quella del sogno che a quella della materia. Ma non per via di questa peculiarità, dovremmo crederla più evanescente. 
Essa dimensione esisterebbe concretamente secondo leggi proprie, molto diverse dalle leggi del mondo "temporale".
Questa dimensione atemporale e aspaziale inoltre non sarebbe più identica alla dimensione zero presente prima del big bang, dovremmo chiamarla invece 
DIMENSIONE ZERO/1.
Prima del big bang infatti essa non conteneva alcuna traccia del mondo che stava per nascere, ma ora contiene tutte le tracce del mondo che si è sviluppato. 
In questo modo, tutte le cose che hanno origine nella dimensione materiale, destinate a svanire in quella, sono invece destinate a divenire eterne nella dimensione amateriale ( zero/1).
Se ciò fosse vero, non solo "l'al di là" sarebbe una dimensione concreta, un giorno potrà essere anche una dimensione accessibile e visibile. Appena l'uomo inventerà una macchina in grado di vederla e di mettersi in contatto.

domenica 7 aprile 2013

L'UNIVERSO è NATO DA SOLO ?

E' la domanda più importante è più difficile che l'uomo si pone da sempre. Ma prima di affrontarla vogliamo rispondere ad un'altra domanda a nostro avviso non meno importante che in fondo è metafora della prima :

E' nato prima l'uovo o la gallina ?

Il che significa domandarsi se l'universo è stato creato da un' entità esterna che molte religioni chiamano Dio o creatore, oppure sia nato da solo.

Al paradosso dell'uovo e della gallina Teodosio di Grecia fornisce la seguente risposta nel settimo capitolo dei saturnalia :

« "È nato prima l'uovo o la gallina?" ...si ritiene, a ragione, che l’uovo sia stato creato per primo dalla natura. Infatti per primo ha origine ciò che è imperfetto e per giunta informe e attraverso qualità e tappe progressive prendono forma le aggiunte (intese come le caratteristiche dell’individuo adulto): dunque la natura cominciò a formare l’uccello da materia informe e produsse l'uovo, nel quale non vi è ancora la specie di animale: da questo a poco a poco ha origine una specie perfetta di uccello in seguito a un progressivo effetto di maturazione. »

Ma questa risposta meramente filosofica non rappresenta la risoluzione alla domanda. Vediamo invece la risposta della scienza moderna :

La scienza risponde "l'uovo" tenendo presente che il primo uovo che avrebbe dato forma alla prima "gallina" potrebbe essere stato prodotto da altre specie capaci di produrre uova, ossia i rettili.
E' infatti noto alla scienza che i primi uccelli sono appunto derivati da alcuni ceppi di rettili. Quindi sarebbe esistito un rettile che avviandosi a divenire uccello e deponendo le uova avrebbe poi dato origine alla prima specie di uccelli i quali diversificandosi avrebbero poi prodotto anche l'uccello a noi noto come la gallina.

Tuttavia la domanda che intendevamo porci è ben più complessa e, quindi, il paradosso della gallina voleva essere solo una metafora della vera domanda che assilla molte menti logiche e atee : l'universo è stato creato ? oppure è nato e si è formato da solo ?

Senza arrivare subito alla cosmogonia, bisogna sapere che gli scienziati hanno risolto anche un'altro importante paradosso chiedendosi se è nato prima il DNA o le Proteine attualizzando l'antica domanda del paradosso della gallina.

Per anni gli scienziati si sono posti la domanda intorno alle proteine e al DNA trovando paradossale che le une potessero esistere indipendentemente dall'esistenza appunto del DNA. La risposta era nell'esistenza dei Ribozomi, ossia enzimi capaci di immagazzinare le proteine e di trasmetterle così come è in grado di fare il DNA.

Tornando al tema della nascita dell'universo, sul piano religioso, la bibbia risponde alla domanda ammettendo la tesi creazionista e quindi la creazione di tutte le cose nella loro forma già matura e definitiva. Alla domanda dell'uovo e della gallina la teologia biblica risponde dunque  : "la gallina".

Parlando con alcuni credenti, in particolar modo con un credente che ha studiato la biochimica, egli trova incredibile che nella natura ci sia un ordine tra tutte le cose e, in questo incredibile ordine egli ci vede appunto la Mano del Dio Creatore.

A questo dilemma sulla nascita dell'universo gli scienziati gettano la spugna e ammettono di non avere una risposta. 
Eppure, sebbene questa risposta potrebbe essere lontanissima dalla nostra portata, lo stesso potrebbe anche essere semplicissima.

Qui entriamo nel campo delle ipotesi e delle teorie e quindi i lettori sono avvertiti : nulla di quanto verrà enunciato è da prendere come verità incontrovertibile.

La teoria che stiamo per enunciare scaturisce dalla mera osservazione della natura e di tutto ciò che l'uomo ha potuto vedere e conoscere tramite la scienza.

Ogni cosa nell'universo sembra seguire una precisa sequenza aritmetica, diciamo pure geometrica : la sequenza di Fibonacci.
Questa sequenza sembrerebbe interessare tutte le cose esistenti 
nell'universo : dalla musica al corpo umano, dalle piante agli animali, dai minerali alle cellule.

Tradotta in forma geometrica questa sequenza darebbe luogo a una spirale, anzi alcuni affermano a molte tipologie di spirali.
Il movimento a spirale sarebbe una sorta di movimento chiave della formazione di tutte le cose nell'universo. 
Questo movimento cardine è ripetuto in tutte le cose e in tutti i fenomeni naturali e universali. Si pensi alle galassie a spirale, oppure alla formazione di un pianeta attorno ad un nucleo ( massa ). 
Nel caso della spirale centripeta, la spirale si muoverebbe attratta dal nucleo mentre nella spirale centrifuga si volgerebbe invece verso il dissolvimento.
Secondo questa tesi tutte le cose quindi giungerebbero a formarsi o disgregarsi a seconda se procedano nell'uno o nell'altro senso.



Questa meccanica dei fenomeni universali preclude che tutte le cose che si formano nell'universo sono destinate anche a dissolversi e trasformarsi in qualcosa d'altro. 
Questa trasformazione tuttavia non seguirebbe un ordine disordinato, ma bensì ordinato secondo la "legge di relazione", la quale mette in rapporto influente tutte le cose. Se non ci fosse questa legge di relazione l'universo non esisterebbe in quanto regnerebbe il caos.
Sul piano dell'amore la potremo chiamare "legge di attrazione", ma su quello universale invece la dobbiamo chiamare "legge di relazione obbligata".
Obbligata in quanto il girasole non può fare a meno di volgersi verso il sole così come la marea non può fare a meno di rispondere all'attrazione gravitazionale della Luna.
Non preoccupatevi, non era nostra intenzione formulare alcuna poesia, stiamo semplicemente parlando di questa relazione obbligata.
Ora un teologo credente direbbe : "e allora ?"
intendendo che dietro questa relazione non ci vede necessariamente la negazione dell'esistenza di un Creatore.
Ma uno scettico potrebbe rispondere così : allora l'intero universo potrebbe essere un'entità vivente non creata, in continua trasformazione.
Noi chiamiamo intelligenza il ragionamento umano, ma dimentichiamo che l'intelligenza potrebbe essere un fattore insito nella natura, non necessariamente cosciente di sé. La natura potrebbe essere un'entità che ha in seno l'ordine e quindi dall'ordine nasce anche l'intelligenza e la coscienza di sè. I teologi invece affermano l'esatto contrario : ossia che l'intelligenza, insieme con la coscienza di sé, non sia un risultato, ma la causa di tutto quanto esiste.
Il teologo trova nell'ordine dell'universo la prova concreta dell'esistenza di Dio in quanto entità creatrice e intelligente.
L'ateo trova invece che l'ordine dell'universo sia un fattore sostanziale ed essenziale, insito nella stessa natura universale e, da quest'ordine, nascono tutte le cose ordinate tra cui anche il cervello, i neuroni che relazionandosi con il mondo circostante sviluppano l'intelligenza. In parole povere è l'universo che produce come risultato l'intelligenza e non il contrario. Il teologo invece pone l'intelligenza come causa e l'universo come risultato di essa.
Quella che noi dunque chiamiamo intelligenza non è altro che osservazione dei nostri occhi del mondo che ci circonda trasmessa al cervello, il quale decodificando il mondo riesce a conoscerlo e a comprenderlo. E più l'uomo prende consapevolezza dell'ordine dell'universo e delle sue cose più incrementa la sua intelligenza e la sua consapevolezza. Questa presa di coscienza è dovuta quindi ai nostri occhi che sono il risultato evoluzionistico delle forme di vita sviluppatesi sul pianeta terra.
 Finché l'uomo avrà delle domande da porsi sulla natura dell'universo, egli dovrà ammettere la sua ignoranza e i suoi limiti.
L'ateo potrebbe anche affermare che se un Dio esiste, oggi l'uomo non è ancora in grado di vederlo o di relazionarsi con Lui. Questa impossibilità concreta di comunicazione con "l'Entita Suprema" rende l'ateo scettico riguardo l'esistenza di Dio e la risposta dietro questo mistero potrebbe essere molto diversa da quella che si aspettano i teologi.
Anche se a molti credenti, l'universo e tutto ciò che esso contiene, appare essere un disegno "premeditato", nulla potrebbe essere in realtà "premeditato"e tutto potrebbe risolversi nel paradosso del non tempo. 

Il paradosso del "non tempo" afferma che il big bang non è stato creato, ma, appunto perchè immerso in una dimensione atemporale, esso esisteva da sempre.
E' una cosa inconcepibile per la mente umana abituata al tempo, ma potrebbe essere proprio questo paradosso la risposta di tutto.
Il tempo sarebbe nato soltanto dall'esplosione del big bang, tale esplosione infatti avrebbe avviato anche la dinamica temporale insieme a quella spaziale.
Il paradosso del "non tempo" afferma quindi che il tempo nasce dalla messa in moto del big bang. Prima di quel momento il tempo era assolutamente inesistente.


venerdì 5 aprile 2013

IL "DISARMO" DI PAPA GIOVANNI XXIII : LE PAROLE PROFETICHE DI UN PONTEFICE



Nel giorno in cui l'uomo non sarà più capace di vedere il prossimo suo nelle sue particolari esigenze, la ragione abdicherà lasciando il posto alla follia, la saggezza alla pazzia, la pace alla guerra .
 L'amore per ogni cosa presente in natura fino a quel momento amata e contemplata, lascerà il posto alla più ottusa volontà di distruzione totale.
Ogni volta che un uomo ha la convinzione di essere superiore e di essere il depositario dell'unica verità
nella sua casa covano propositi di guerra per il nemico
e la soglia di casa del nemico diventa una porta chiusa.
In un mondo nel quale le porte chiuse si moltiplicano, invece di aprirsi all'accoglienza,
ognuno diviene tiranno e nemico del prossimo
e le armi di qualsiasi genere, l'unico modo per comunicare
la stupida volontà di distruggersi e annientarsi a vicenda.
A furia di affermare il suo "Io" quest'uomo ha finito per
distruggere tutto ciò che lo circonda, anche se stesso.
Alla fine, distruggendo tutto si è ritrovato davvero solo come tanto desiderava, ma non gli rimaneva che contemplare la sua stessa miseria di fronte alla miseria del mondo che aveva distrutto.
Non c'era più una pianta, ne un qualsiasi altro essere vivente oltre lui.
Il suo "Io" aveva perso proprio perché era riuscito nel suo proposito di distruggere l'altro da sé.
Così vincendo ora aveva bisogno di un frutto e non l'aveva, di accarezzare qualcuno e non l'aveva,
di bestemmiare qualcuno e non l'aveva.
allora prese a bestemmiare se stesso, ma si amareggiò ancor di più 
quando si accorse di non appartenersi.
anche lui infatti stava morendo come già era avvenuto per tutti gli altri.

( Tratto dal pensiero di un credente  che si è espresso  riguardo il tema della pace nel mondo )


Nel contesto del bene comune mondiale e del rapporto tra gli Stati, il Papa fa un'amara constatazione: che "gli armamenti si sogliono giustificare adducendo il motivo che se una pace oggi è possibile, non può essere che la pace fondata sull'equilibrio delle forze" (n. 59). Il Papa chiede l'arresto della corsa agli armamenti, e che si mettano al bando le armi nucleari al fine di pervenire ad un "disarmo integrato da controlli efficaci" (n. 60). Ma ciò è possibile solo se si procede "ad un disarmo integrale": il che significa smontare anche gli spiriti [..] dissolvendo in essi "la psicosi bellica"; e richiede che al criterio della pace, retto sull'equilibrio degli armamenti, si costituisca il principio che la vera pace è possibile soltanto nella vicendevole fiducia.
Il disarmo "è un obiettivo reclamato dalla ragione" (n. 62), "delicatissimo", dice il Papa, ma "della più alta utilità"; il testo riprende l'espressione drammatica di Pio XII: "Nulla è perduto con la pace; tutto può essere perduto con la guerra"[3].

giovedì 4 aprile 2013

COREA DEL NORD : PERCHE' MINACCIA GLI STATI UNITI ? CONOSCIAMOLA MEGLIO

Le ultimissime :

Sta raggiungendo vette critiche il braccio di ferro tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti d’America. L’esercito nordcoreano avrebbe ricevuto il definitivo via libera per un attacco alle basi USA con missili nucleari.

La decisione sarebbe arrivata direttamente dal dittatore coreano kim jong un. Il fantasma di un conflitto atomico, non era così concreto dallacrisi dall’aprile del 1961, quando l’ex Urss, per scongiurare l’invasione di Cuba da parte degli Stati Uniti, dispiegò sulle coste dell’isola diverse batterie di missili nucleari.

UN PO' DI STORIA :

Amnesty international inserisce la Corea del Nord tra i paesi la cui popolazione è la più brutalizzata del mondo a causa del severo regime dittatoriale che limita fortemente le libertà e i diritti degli individui.
La presenza degli Yodok ( veri e propri campi di prigionia simili ai lager ) nei quali avvengono omicidi, stupri, torture, aborti forzati, lavori forzati ed esperimenti medici, proiettano questo paese all'indietro verso i terribili totalitarismi del '900. 
Da un paese ancora così poco sviluppato nei diritti umani e nell'etica democratica, non ci si poteva aspettare altro che una seria minaccia di attacco nucleare. 
Amnesty international grazie a delle riprese satellitari ad alta definizione e alle interviste rivolte a chi è riuscito ad evadere dagli Yodok, nel 2011 ha constatato ancora la presenza delle dure condizioni di schiavitù e di punizione che avvengono in questi campi.
I rapporti della Corea del Nord con gli usa sono stati sempre difficili e le continue minacce nucleari degli ultimi anni non sono una novità. Nel 1993 avvenne un lancio di un missile Rodong nel mar del Giappone, nel 2003 la Corea del N. si ritirò dal trattato di non proliferazione nucleare ( TNP ).
Successivamente ad un periodo nel quale le tensioni sembrarono volgere verso la pace e la riunificazione con la Corea del Sud, la situazione tornò ad essere calda nel 2006, quando la C. del N. testò con un lancio, 6 missili balistici scatenando una condanna da parte dell'intera comunità internazionale.


Anche la repubblica popolare cinese condannò questo evento rompendo i  rapporti di alleanza che aveva mantenuto fino ad allora. Il risultato fu una serie di sanzioni economiche che di fatto si tradussero in un embargo.
Nel 2007 la corea si trovò così a dover fare un passo indietro per ottenere petrolio e incentivi economici. In cambio di petrolio e di 400 milioni di dollari accettò di smantellare i suoi impianti nucleari e di consentire agli ispettori internazionali dell' AIEA di entrare nel paese.
Questo disarmo nucleare tuttavia era destinato ad incontrare numerosi ostacoli e difficoltà. 
L'aggravamento della crisi alimentare valse una marcia indietro rispetto ai passi che erano stati fatti nel senso del disarmo e di fatto il governo coreano decise di ricominciare l'arricchimento del reattore al fine di produrre armi nucleari, mentre gli ispettori furono allontanati.
Nel 2008 ci fu una nuova apertura al disarmo, tuttavia destinata a decadere appena un anno dopo, nell'aprile del2009.
Da quella data il governo coreano annunciò all'ONU la sua intenzione di riprendere il programma nucleare.
Il 2011 fu l'anno delle terribili proteste dei cittadini coreani che reclamavano cibo ed elettricità. Il governo rispose a tali proteste con una durissima repressione della polizia, che si tradusse in violenti scontri con alcuni morti e molti feriti.
La morte del leader Kim Jong II avvenuta il 17 dicembre 2011 non ha fatto altro che peggiorare le cose. Il suo successore, ovvero il terzogenito Kim Jong Un ha dimostrato subito una politica aggressiva fatta di test missilistici.
Dopo aver epurato i capi dell'esercito, il nuovo leader si è fatto nominare maresciallo con la chiara intenzione di voler guidare di persona l'affare militare.
Il 12 dicembre 2012 Kim Jong un ha fatto eseguire un lancio in orbita di un missile per dimostrare alla comunità internazionale quanto la Corea del Nord fosse divenuta in grado di colpire anche nazioni lontane. 
Da quel lancio il mondo avverte sempre più il pericolo del fanatismo nord coreano e della sua folle volontà di minacciare gli Stati Uniti e i suoi alleati.
Questa dimostrazione di forza assolutamente ottusa non fa altro che aumentare il solco dei rapporti diplomatici, già aggravato dai trascorsi storici. 
Allontanando ogni possibilità di dialogo e di soluzione dei problemi, la posizione di minaccia della Corea Settentrionale non fa altro che mettere tutti in serio pericolo di una catastrofe.
Il fanatismo del Leader è votato ad un atteggiamento di distruzione che non gioverà a nessuno.

Puntare un arma così potente e distruttiva non farà guadagnare nulla al governo coreano. Le dimostrazioni di forza che sanno di follia non si traducono in nulla di utile per nessuno. In realtà puntare un arma nucleare contro il nemico è come puntarla anche contro se stessi ed è questo che il Leader coreano non sta comprendendo. Non si fa esplodere una bomba così potente senza il rischio di farsi male a propria volta.
Qui non si tratta di giocare a chi spara per primo, in una guerra nucleare questa logica è priva di ogni senso. Innescare un conflitto nucleare non è come partecipare ad un duello nel quale uno dei due esce vincitore.
Ha piuttosto il significato di procurare la morte senza possibilità di sfuggire al fatto di autoprocurarsela.
Il governo coreano e il suo leader non può stupidamente essere convinto di colpire gli stati uniti senza rimanerne a sua volta colpito. Non avverrà infatti nulla di simile a ciò che avvenne in Giappone nel 1945. Li si colpiva un paese che non disponeva ancora di armi nucleari e quindi non poteva rispondere all'offesa subita.
Qui invece si rischia di fare la fine dei duellanti che sparano dentro una polveriera che rischia di saltare in aria alla prima scintilla.
E' insomma un duello che non porterebbe da nessuna parte. Anche gli Stati Uniti dovrebbero farsene consapevoli e cercare di assolvere ad alcune istanze del governo coreano. Nessuno minaccia una guerra gratuitamente senza avere delle istanze da avanzare alla controparte. Dobbiamo veramente credere che in questo tira e molla del leader coreano ci sia soltanto odio antiamericano ?
Potrebbe essere ! Il Bimbo Kim ha fatto sempre la vocina grossa da quando è salito al potere. Ora bisogna vedere le vere ragioni per cui lo fa ?
Probabilmente è ben consapevole di essere l'ago della bilancia tra i poteri internazionali e questa stessa consapevolezza lo fa optare per la "guerra" psicologica. Non se ne verrà fuori se non si cercano accordi intrnazionali concreti e risolutivi tra tutte le parti.



Secondo l’agenzia ufficiale di PyongyangKcna – “Un attacco nucleare nordcoreano é possibile e le minacce americane saranno ‘distrutte’ anche con mezzi nucleari, che sono stati già esaminati e ratificati. Il momento dell’esplosione si sta avvicinando, rapidamente“- e conclude ancora Kcna -”Nessuno può dire se una guerra esploderà o no in Corea e se esploderà oggi o domani“.
Gli Stati Uniti avrebbero nel frattempo inviato un sistema di difesa antimissile denominato Terminal High Altitude Area Defense (Thaad), per proteggere la base militare da eventuali missili nordcoreani a breve e medio raggio a Guam, nel Pacifico, al largo delle Filippine. Da parte sua la Casa Bianca, attraverso la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Caitlin Hayden, chiede alla Corea del Nord di smetterla con le minacce provocatorie  e di conformarsi agli obblighi internazionali.







ORA VEDIAMO CHI è kim Jong Un : Secondo un quadro psicologico Kim è un ragazzino non ancora cresciuto, allevato nel vizio e nel lusso estremo, che sta giocando alla guerra reale credendo di giocare con i videogame :



 Kim Jong Un, in fondo, è un trentenne come tutti gli altri.Ama il cinema, la musica, il baseball, ma da quando ha deciso di mettere da parte i videogame e dedicarsi alla guerra reale, il mondo si è spaccato in due. Da una parte c’è chi vede in questo Pol Pot in miniatura, una minaccia reale, un pericolo globale, l’incarnazione del male. Dall’altra parte, c’è chi lo ritiene un ciarlatano, un pallone gonfiato di propaganda, un bulletto di periferia Asia Nord che deve mostrare i muscoli per superare un dissenso interno sempre più forte (e sempre meno evidente, visto che della Corea del Nord non si sa praticamente nulla se non che esiste e ha dei missili).
Qualcuno, alla morte del Caro Leader, vide in lui una speranza di democrazia, addirittura l’uomo che avrebbe traghettato la Corea del Nord fuori dall’immobilismo dittatoriale in cui si è auto reclusa. Ma, a meno che sui missili nucleari non siano caricati fuochi d’artificio per festeggiare la primavera con gli abitanti dell'isola di Guam, le sue ultime prodezze escludono decisamente questa ipotesi.
La verità, probabilmente, sta nel mezzo. Kim Jong Un è un trentenne dall’aspetto sfigato, cresciuto e svezzato in Svizzera a cartoni animati, lusso, hamburger e champagne. Amante del basket e delle belle donne, amico di Magic Johnson e Kobe Bryant. Ha vissuto in Occidente il buona parte della sua vita, le cronache ci raccontano di uno studente attento e sveglio, un po’ nerd, ma del tutto simile agli altri figli di che affollano i collegi più esclusivi di Berna. 

FOTO DAL WEB
Ma Kim è anche figlio del suo Paese. E’ il prediletto di Kim Jong-Il, il Caro leader, che, secondo i libri di scuola ufficiali coreani, lasciò la vagina della madre sei mesi prima del termine. Fece tutto da solo, senza l’aiuto di un ostetrico o di un dottore. I medici, umiliati, dovettero lasciare in lacrime la Penisola. E’ il frutto di un sistema di potere “celestiale” dove in cima alla piramide c’è un leader realmente avvolto di un’aura mistica. E’ il motore di una propaganda che serve da collante sociale per una nazione dove i bambini all’asilo disegnano carri armati che schiacciano gli americani invece di principesse e draghi.
Quello che preoccupa davvero, è che nessuno sappia cosa abbia realmente in testa. Visto da lontano sembra un bimbominkia che ha visto troppi film di supereroi o si sente come in War Games a organizzare una guerra termonucleare globale. Un ragazzino che invece di una console con un videogame di guerra, ha in mano un joypad che fa partire dei missili veri. A proposito: tre anni fa uscì un videogioco di nomeHomefront. Ipotizzava che la Corea del Nord, in un futuro prossimo, invadesse gli Stati Uniti e conquistasse il mondo. Sicuramente è uno dei giochi preferiti di Kim Jong Un. Soprattutto la prima parte, dove le bandiere americane bruciano e sui palazzi vengono issate quelle Nordcoreane. Pare che Kim, però, giochi sempre e solo la prima parte. Non è mai arrivato in fondo: altrimenti saprebbe che i cattivi, alla fine, perdono sempre.






martedì 2 aprile 2013

EXTRATERRESTRI : COME GIUNGEREBBERO FINO A NOI ?

In un precedente post ci siamo domandati che aspetto avrebbero i nostri cugini extraterrestri formulando deduzioni in base alle attuali conoscenze scientifiche. Adottando lo stesso principio ora cercheremo di capire che aspetto avrebbe la loro navicella, supponendo che una di queste civiltà avesse la tecnologia per giungere fino a noi. 
Come sarebbe questa navicella spaziale ? che tecnologia avrebbe ? di quale motore avrebbe bisogno per poter viaggiare nello spazio ?

Innanzitutto i nostri cari cugini avrebbero risolto molti enigmi che impediscono all'uomo di raggiungere posti lontanissimi nell'universo. Avendo compreso a fondo la natura dello spazio-tempo, il loro viaggio non si svolgerebbe attraverso lo spazio, ma attraverso il tempo.
A questo proposito disporrebbero di una macchina in grado di modulare e controllare lo spazio tempo a loro piacimento. Questa macchina sarebbe in grado di cambiare il rapporto tra la navicella e lo spazio che la circonda. Tutto questo a noi sembra semplicemente assurdo, ma non ci sono altre spiegazioni plausibili per coprire distanze lontanissime. 
Il motore di questa macchina non funzionerebbe a propulsione, ma a massa. Sarebbe in grado cioè di cambiare la massa e più precisamente di modulare il rapporto tra massa del veicolo e massa esterna al veicolo. Così facendo sarebbe in grado di piegare la luce e quindi anche lo spazio-tempo. Se una simile macchina è in grado di cambiare la massa, queste navicelle sarebbero in grado di volare nella nostra atmosfera, non in virtù della normale fisica del volo, ma in virtù dell'annullamento della forza di attrazione gravitazionale. 
Questo motore sarebbe insomma in grado di cambiare il rapporto tra massa del veicolo e massa intorno al veicolo. ( inoltre la massa del veicolo rimarrebbe sempre "costante" in relazione alla massa esterna, per non traumatizzare i corpi degli occupanti ).
Sarebbe un motore capace di creare un vortice spiroidale, il quale vortice, avrebbe la funziona di modulare la massa fino a valori astronomici ( si pensi ai buchi neri ).





La forma della navicella è relativamente importante e quindi potrebbe variare. L'importante è che abbia una forma a "capsula", non importa che essa sia  necessariamente discoidale. Potrebbe essere anche romboidale, a missile, a sigaro, a triangolo, a tronco di cono. Dato che il suo funzionamento è altro dal mero principio dell'aerodinamica, la sua struttura sarebbe meramente votata alla funzione di un contenitore. L'unico obbligo per la struttura di questa navicella spaziale sarebbe quello di essere una struttura chiusa, ovvero ben isolata dall'esterno, senza oblò di sorta : questo per impedire agli occupanti di subire eventuali radiazioni.
Una navicella così costruita potrebbe schizzare a velocità incredibili in pochi secondi senza far risentire agli occupanti gli effetti dell'accelerazione. Semplicemente perché gli occupanti, nella loro massa interna della capsula, si troverebbero isolati dalla massa esterna. Dobbiamo immaginare che i loro corpi all'interno del veicolo è come se si trovassero a galleggiare. Il valore della massa all'interno della capsula  infatti sarebbe sempre costante e si modulerebbe favorevolmente e automaticamente al variare delle condizioni della massa che circonda il velivolo.
Una civiltà che avrebbe dunque trovato il modo di agire sulla massa, non avrebbe quindi di queste difficoltà, potrebbe viaggiare nell'universo senza porsi il problema della lontananza e senza studiare prima le procedure di atterraggio su un eventuale pianeta. 
Avrebbe cioè trovato la chiave per risolvere tutti i problemi relativi ad un viaggio galattico, e non si dovrebbe nemmeno porre il problema della collisione con altri oggetti dello spazio, in quanto viaggiando su una capsula che si comporta come un guscio che permea la materia, questa navicella viaggerebbe all'interno della materia e non sullo stesso piano. (Viaggiando all'interno la collisione dunque non può avvenire ).
Immaginate infatti di essere stati in grado di costruire una macchina che vi permette di attraversare un muro senza produrre alcun impatto.
Cose plausibili se si è in grado di modificare la massa di un corpo al punto di vanificare la massa esterna a quel corpo.
Qualcosa che la scienza umana conosce soltanto a livello della fisica quantistica, questi nostri cugini sarebbero in grado di riprodurla esattamente per compiere i loro viaggi.
Ovviamente tutto questo discorso è stato fatto sul piano delle ipotesi. Ma queste ipotesi sono le uniche risposte che rendono possibile superare i profondi limiti che le nostre tecnologie incontrerebbero in un viaggio nello spazio. 
L'uomo sarà in grado di visitare pianeti lontanissimi soltanto superando questi limiti. 
Qualsiasi altra civiltà intelligente esistente nello spazio si troverebbe a superare le stesse difficoltà. Qualunque sia il loro aspetto, la loro forma e natura fisica, tutte le civiltà dello spazio hanno a che fare con lo stesso universo e con le medesime leggi fisiche universali.