domenica 21 febbraio 2016

SCIE CHIMICHE CHE NON SONO CHIMICHE

Per sfatare la leggenda delle scie chimiche basterebbe guardare alla storia dell'aeronautica mostrando qualche foto storica ed è quello che faremo più avanti in questo post.
Ma prima di sfatare una leggenda bisognerebbe risalire a chi l'ha messa in circolo. 
Bisogna necessariamente risalire ai nomi degli inventori della leggenda, invenzione che risale al 1997, quando gli aerei emettono scie già nelle foto storiche risalenti al 1917.

Uno di questi nomi è Richard Finke il quale pur non essendo uno scienziato nè tanto meno un esperto di aeronautica iniziò a formulare un' ipotesi di attacco chimico insieme ad un certo Larry Wayne Harris. 
In realtà questa non fu altro che una seconda leggenda terroristica messa in atto semplicemente perché la prima non ebbe successo. A essere diffusa nelle acque infatti non dovevano essere le sostanze ipoteticamente lasciate dalle scie chimiche, ma nientemeno che il batterio  ( rivisitato a fini terroristici in qualche laboratorio segreto ) della peste bubbonica.
Siccome nessuno credette alla bufala della peste, i due abili cialtroni si misero a congegnare una nuova storia terroristica : quella appunto delle scie chimiche.
Evidentemente i due sapevano bene che per far apparire realtà un'autentica menzogna essa andava confusa con qualcosa che già è presente. Quando la bufala fu inventata infatti tutti sapevano che gli arei emettevano delle scie. Per questo i nostri inventori parlarono di sostanza chimica mescolata al carburante degli aerei. E' interessante notare l'evoluzione di questa leggenda in qualcos'altro. Possiamo contare almeno tre fasi :

nella prima fase le scie degli aerei sono ritenute del tutto normali, tranne il fatto che nella loro composizione viene aggiunta la sostanza pericolosa.

nella seconda fase le scie diventano esse stesse una cosa straordinaria perché avvengono anche quando gli aerei non dovrebbero rilasciarle.

nella terza fase, molto attuale, i complottisti hanno capito che molti hanno scoperto il complotto e quindi gli artefici dell'avvelenamento globale sono arrivati a far si che le scie chimiche fossero invisibili. 

La leggenda ha talmente tanti risvolti che ci sarebbe da scrivere un libro. Per esempio uno degli effetti sarebbe quello sulle nuvole. Così qualcuno ha pensato che alcune nubi strane fossero l'effetto deleterio delle scie chimiche.



  Ad esempio sono state prese come anomalia questo tipo di nuvole note alla scienza come nuvole mamma o Cumulonembo mammatus. 





E viste le loro forme straordinarie ed inconsuete non potevano mancare le nuvole lenticolari.
Già questo dovrebbe bastare a chi ha buon senso per comprendere che le scie chimiche non sono altro che una leggenda nemmeno troppo ben congegnata e sicuramente qualcosa che si scontra immediatamente con la scienza.
Alcuni fuggono questa parola come la peste, eppure dietro la parola scienza c'è lo studio sistematico più oggettivo possibile dei fenomeni della natura e dell'uomo.
La sintesi non è buona cosa se nasconde l'incompletezza, perciò nella descrizione di questo argomento è necessario rispondere ad alcune altre domande fondamentali. Una di queste vuole rispondere alla domanda delle analisi chimiche di bario, alluminio e silicio che si troverebbero in quantità pericolose nel terreno e nelle acque. Un' altra domanda fondamentale a cui rispondere è quella che si chiede di cosa sono composte le scie che escono da reattori o tubi di scappamento dei motori aeronautici.

Inizierò dalla seconda domanda mostrando una foto :



Tutti i motori a benzina, cherosene, a scoppio e a reazione emettono dei gas di scarico e, come si può ben notare nella foto sopra, anche le automobili emettono delle scie di vapore. Se le automobili volassero, queste nuvole formerebbero delle scie nel cielo. E' appunto quello che accade con gli aerei.
Ma di cosa sono composi questi gas che escono dai motori di aerei e di automobili. Si tratta di benzina o cherosene, più co2 più H2O. A chi non è capitato vedere infatti colare acqua dai tubi di scarico delle automobili appena le temperature sono più alte ?
Alle alte quote, non è solo la temperatura a trasformare in vapor acqueo l'H2O che esce dal motore degli aerei, ma anche fattori di pressione atmosferica.
A seconda della temperatura le scie degli aerei possono essere composte da vapor acqueo o da cristalli di ghiaccio, ovvero i due stati gassoso e solido tipici dell'acqua. 
Fornendo questa delucidazione ci stiamo avviando a rispondere anche alla prima domanda, quella che chiama in causa le sostanze chimiche del bario, dell'alluminio e del silicio che i complottisti ritengono presenti all'interno delle scie chimiche.
Se nei gas di scarico c'è soltanto carburante, co2 e acqua dove sono quest'altre sostanze ? dov'è che vengono ritrovate ed in quale quantità ?
Sicuramente non nei gas di scarico degli aeroplani che ne sono del tutto privi, ma nei suoli.
Se gli aerei infatti emettessero le sostanze considerate dal complotto, i terreni, i laghi ed i fiumi dovrebbero esserne pieni, considerando l'enorme traffico aereo che ci sovrasta tutti i giorni.
Si parla di migliaia di tonnellate emesse dagli aerei scaricate tutti i giorni in tutto il mondo e quindi non dovrebbe essere difficile raccoglierle, campionarle ed analizzarle in grandi quantità altamente rilevabili.
I sostenitori delle scie chimiche ritengono di aver prelevato dal terreno queste sostanze, ma senza seguire un protocollo di campionamento ben preciso che invece la scienza usa ogni volta che ci si adopera a svolgere questo tipo di rilevamenti.
Ad esempio uno di questi che vogliono essere a pro del complotto ha raccolto un campione d'acqua sostenendo di aver trovato al suo interno ben 68 microgrammi per litro. Secondo la sua analisi, egli fa un equivalenza sostenendo che 68 microgrammi corrisponderebbero a 6,8 milligrammi per litro.
Questa equivalenza è semplicemente sbagliata perché 68 microgrammi/L corrispondono a 0,068 milligrammi/L
Un analisi di neve in Molise ha rivelato ben altri numeri, che ad un occhio non scientifico potrebbero annunciare la presenza di sostanze pericolose, ma non se confrontate con la normale presenza nel suolo e nella polvere di queste sostanze.

Alluminio 0,13 microgrammi/L

Bario       0,5   microgrammi/L

Silicio      1.0 milligrammo/L

Soprattutto per il silicio più di qualcuno griderebbe l'allarme, ma confrontiamo questi dati con la quantità di queste tre sostanze normalmente presenti nei terreni in via del tutto naturale e normale.

Alluminio 83 grammi/kg

Bario 390 mg/kg

Silicio 272 g /kg

Nella neve del Molise sono quindi state trovate quantità veramente irrisorie di queste sostanze naturalmente presenti nella crosta terrestre come nella polvere.
Si può dire che la neve aveva gli stessi valori dell'acqua distillata e oltretutto quelle particelle di bario, alluminio e silicio provenivano appunto dalla polvere portata dal vento dal terreno circostante.

Non ci resta che concludere con le foto storiche degli aerei della seconda guerra mondiale, i quali lasciano le scie ben prima del diffondersi della leggenda.





Qualcuno su internet parla di scie chimiche provandole sul fatto che esse, a differenza di quelle normali formano traiettorie circolari. Senza contare che anche gli aerei ad elica e i piccoli aerei lasciano le scie, ed essendo aerei che più di quelli di linea sono intenti a manovre di virata, non c'è nulla di strano se nel cielo le scie assumono le forme più disparate. Soprattutto in quanto anche gli aerei della seconda guerra mondiale lasciavano le stesse tracce.







SCIE CURVILINEE OGGI



SCIE AEREI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE



Nota : Per dovere di trasparenza il presente reportage è stato realizzato grazie alle informazioni che l'autore ha sintetizzato e poi riportato qui, da studi effettuati dal CICAP.






sabato 20 febbraio 2016

CACCIA ALLE STREGHE


Quando personaggi dell'illuminismo come Gottfried Christian Voigt (1740-1791) parlarono di 9 milioni di vittime evidentemente non intesero certo proclamare un numero scaturito da uno studio storico e sistematico delle vittime. Voigt infatti si limitò a prendere un campione facendo riferimento al numero di condanne pronunciate nell'abbazia tedesca di Quedlinburg nell'arco di 29 anni e moltiplicò questo numero in senso geografico e temporale.
Un procedimento che da come risultato un numero molto approssimativo ed esagerato.
Uno studio più sistematico compiuto nel 1929 dallo studioso inglese Cecil L'Estrange Ewen portò ad un numero molto più modesto : appena 60mila condannati. Tuttavia egli non aveva considerato anche tutti quei casi che sono andati persi. Nel numero non sono comunque compresi tutti i processi e le condanne a morte pronunciate dall'inquisizione cattolica e da quella spagnola che rispetto alla caccia alle streghe sono da considerare un fenomeno a parte riguardante gli eretici. Tuttavia il confine tra eresia e stregoneria non era sempre così netto.
In realtà ancora oggi non sappiamo la reale portata numerica della caccia alle streghe e, forse non lo sapremo mai, perchè si sa che il tempo smarrisce e disperde le prove di questi autentici orrori.
Ma non importa che il numero, anzichè essere di milioni di vittime fu soltanto di centinaia di migliaia. La portata del fenomeno fu comunque vasta considerando che la popolazione europea in quel periodo si aggirava intorno agli 80 milioni di abitanti e non agli 800 milioni di oggi. Rapportandole alla situazione demografica attuale sarebbe come contare 600 mila vittime. 
E se il numero dovesse sembrare esiguo, basterebbe raccontare il contenuto di tali processi per capire a quale orrore andavano incontro persone perfettamente innocenti che avevano la sola colpa di appartenere alle classi emarginate o cadere vittime del pregiudizio.
La caccia alle streghe è da definire un fenomeno comunque di estrema gravità e barbarie perchè non conobbe limiti geografici e temporali, e nemmeno di classe e di livello culturale.
E' infatti del tutto da sfatare il mito che la caccia alle streghe fu operata per colpa dell'ignoranza. Essa fu piuttosto una guerra di religione contro la sopravvivenza di culti pagani che erano sopravvissuti nel mondo contadino.
La stregoneria infatti aveva le caratteristiche di una vera e propria religione e come tale entrava in concorrenza con il cristianesimo, sia quello protestante che quello cattolico.
In realtà il fenomeno però, fu di una tale complessità e varietà che gli storici odierni valutano semplicemente assurdo cercarne una causa e una motivazione univoca.
Il fatto che il maggior numero delle vittime si conta nel sacro romano impero, ossia nella Germania antica non ancora nazionalizzata, non è un caso. Infatti la caccia alle streghe va sempre intesa come un fenomeno locale e mai centralizzato. Il S. R. I. era composto di stati e staterelli e ognuno decideva per se la sua persecuzione alla stregoneria.
Anche il Malleus Maleficarum risulta un documento tutt'altro che generalizzabile, oltretutto in quanto ne furono stipulati altri simili.
Il Malleus fu approvato dal papa dell'epoca e questa approvazione indica quanto il fenomeno della persecuzione alle streghe non nascesse dal Papa, ma dalle autorità ecclesiastiche locali.
Questo non significa escludere la responsabilità di quei papi che approvarono questi testi della persecuzione.
Se la chiesa pontificia non ne fu la diretta responsabile non poteva non sapere o almeno non sospettare quale sarebbe stato l'uso di questi manuali della condanna. 
Non abbiamo notizie chiare sul ruolo pontificio con la chiesa tedesca e le sue persecuzioni locali. Possiamo però facilmente immaginare che il papa di quelle epoche non era un papa viaggiante e quindi non poteva conoscere cosa effettivamente avveniva in quelle lontane località.
Per contro sappiamo però che l'informazione viaggiava e come, altrimenti non si spiega perchè le 95 tesi di Martin Lutero giunsero a Roma e le condanne delle streghe invece no ? Il sospetto nasce spontaneo.
Per concludere, si intende informare il lettore che questo post non intende essere esaustivo di un fenomeno tanto complesso e ancora tutto da delucidare come quello della caccia alle streghe. Se si vogliono fare letture valide sull'argomento vogliamo indirizzare il lettore sulla bibliografia più recente e non su quella precedente gli anni 70.
In nessun modo con questo post si intende sminuire un fenomeno orribile come lo fu in sostanza quello della persecuzione delle streghe e degli stregoni ( perchè sebbene in minoranza furono anche gli uomini ad essere condannati ).
Basterebbe leggere la bibliografia che parla dei metodi di tortura e di esecuzione capitale dei condannati, che al contrario di quanto espone un luogo comune non si trattava del rogo, ma delle pratiche più barbare e sadiche che la fantasia malata dell'essere umano può partorire.
Qui bisogna infatti ricordare che il fenomeno non fu vario soltanto nei motivi che lo generarono, ma anche nell'applicazione delle condanne a morte.






venerdì 19 febbraio 2016

MONACO BUDDISTA SI RITROVA ALL'INFERNO

Oggi prendiamo in esame una notizia apparsa su internet qualche anno fa secondo la quale un monaco buddista morendo si ritrova all'inferno e scopre che il suo amatissimo maestro Buddha si trova anche lui all'inferno. Il monaco resuscita prima di essere cremato e racconta ciò che ha visto. Di seguito l'articolo della notizia :

‘Nel 1998 un monaco Buddista passa a miglior vita. Alcuni giorni dopo, si tenne il suo funerale durante il quale doveva essere cremato. Dall’odore, era ovvio che il suo corpo aveva già cominciato a decomporsi – egli era molto chiaramente morto!’ secondo il rapporto dell’agenzia missionaria Asian Minorities Outreach. ‘Noi abbiamo cercato di verificare questa notizia che ci è giunta da diverse fonti, ed ora siamo convinti che essa è esatta’, scrivono essi. ‘Centinaia di monaci e parenti del morto parteciparono al funerale. Proprio quando il corpo stava per essere bruciato, il monaco morto improvvisamente si mise a sedere, gridando: ‘E’ tutta una menzogna! Io ho visto i nostri antenati bruciare ed essere torturati in una sorta di fuoco. Io ho visto anche Buddha e molti altri santi uomini Buddisti. Essi erano tutti in un mare di fuoco!’ ‘Noi dobbiamo dare retta ai Cristiani’, continuò lui vigorosamente, ‘loro sono i soli che conoscono la verità!’
Questi avvenimenti scossero l’intera regione. Più di 300 monaci diventarono Cristiani e cominciarono a studiare la Bibbia. L’uomo risorto continuò ad avvertire tutti di credere in Gesù, perché lui è il solo vero Dio. Audiocassette del resoconto del monaco furono distribuite in ogni parte del Myanmar. La gerarchia Buddista e il governo furono presto allarmati, e arrestarono il monaco. Da allora non è stato più visto, e si teme che sia stato ucciso per farlo stare zitto. Adesso è un crimine serio ascoltare le audiocassette, perché il governo vuole soffocare la sensazione’.
Ma il mio spirito era completamente sveglio. Io mi trovai in una potente tempesta che faceva volare via tutto. Non un singolo albero, niente rimase in piedi. Io ero in una pianura vuota. Dopo qualche tempo, io attraversai un fiume, e vidi un terribile lago di fuoco. Ero confuso, perché il Buddismo non conosce una tale cosa. Io non sapevo che fosse l’Inferno fino a che non incontrai Yama, il Re dell’Inferno. La sua faccia era quella di un leone, i suoi piedi erano come serpenti, ed egli aveva molte corna sulla sua testa. Quando chiesi il suo nome, egli disse: ‘Io sono il Re dell’Inferno, il Distruttore’. Io poi vidi gli abiti color zafferano dei monaci di Myanmar nel fuoco, e guardando più da vicino io vidi la testa rasata di U Zadila Kyar Ni Kan Sayadaw. ‘Perché lui è nel lago di fuoco?’, domandai. ‘Egli era un insegnante molto bravo; la sua audiocassetta ‘Sei un essere umano o un cane?’ ha aiutato migliaia di persone a riconoscere che essi valgono più di un cane’. ‘Sì, era un bravo insegnante’, disse Yama, ‘Ma lui non credette in Gesù Cristo. Ecco perché è all’Inferno!


Mi fu poi mostrato un altro uomo, con dei capelli lunghi legati in un gomitolo sulla parte sinistra della sua testa. Egli indossava anche un abito, e quando domandai chi egli fosse, mi fu detto: ‘Gautama, che voi adorate (Buddha)’. Fui sconvolto. Buddha all’Inferno, con tutta la sua etica e tutto il suo carattere morale?’ ‘Non è importante quanto egli fosse buono. Egli non credette nell’Eterno Dio, e così è all’inferno’, rispose il Re dell’Inferno. Io vidi anche Aung San, il capo rivoluzionario. ‘Egli è qui perché perseguitò e uccise i Cristiani, ma principalmente perché egli non credette in Gesù Cristo’, mi fu detto. Un altro uomo era molto alto, indossava un’armatura e portava una spada e uno scudo. Egli aveva una ferita sulla sua fronte. Egli era più grosso di chiunque altro io potessi vedere, era alto circa otto piedi [1 piede = 30,48 centimetri]. Il Re dell’Inferno mi disse: ‘Quello è Goliath, che è all’Inferno perché egli schernì l’eterno Dio e il suo servo Davide’. Io non avevo mai sentito parlare né di Goliath e né di Davide. Un altro ‘Re dell’Inferno’ si avvicinò a me e mi domandò: ‘Stai andando anche tu nel lago di fuoco?’ ‘No, io dissi, io sono qui solo per guardare’. ‘Hai ragione’, mi disse la creatura, ‘Tu sei venuto solo per guardare. Io non riesco a trovare il tuo nome. Tu dovrai tornare là da dove sei venuto’.
Due vie

Sulla strada di ritorno, io vidi due vie, una larga e una stretta. La via stretta, che io seguii per circa un’ora, fu presto fatta di puro oro. Io potevo vedere perfettamente la mia propria immagine riflessa! Un uomo di nome Pietro mi disse: ‘Ora torna indietro per dire alle persone che adorano Buddha e altri dii che essi finiranno all’inferno se non cambiano. Essi devono credere in Gesù. Egli poi mi diede un nome nuovo: Athet Pyan Shintaw Paulu (Paolo, che ritornò in vita). La cosa successiva che sentii fu mia madre che gridava: ‘Figlio mio, perché ci lasci ora?!’ Io compresi che giacevo in una bara. Quando mi spostai, i miei genitori gridarono: ‘E’ vivo!’, ma gli altri che erano attorno non credettero loro. Quando essi mi videro, essi furono agghiacciati dalla paura e cominciarono a gridare: ‘E’ un fantasma!’ Io notai che stavo seduto in mezzo a tre coppe e mezzo di un liquido odoroso che doveva essere venuto dal mio corpo mentre io giacevo nella bara. Mi fu detto che stavano per cremarmi. Quando un monaco muore, il suo nome, la sua età, e il numero degli anni del suo servizio da monaco sono incisi nella bara. Io ero già stato iscritto come morto, ma come voi potete vedere, io sono vivo!’
Prima di tutto voglio informare il lettore che a compiere il presunto viaggio all'inferno  è stato un certo personaggio che vive in Birmania. In questo paese il buddismo è praticato dall'89 per cento della popolazione, mentre il cristianesimo soltanto da una minoranza.

Il buddismo in Birmania è religione di Stato ed il cristianesimo è accolto soltanto in piccole organizzazioni che hanno come scopo aiuti umanitari. C'è espresso divieto tuttavia di introdurre la religione cristiana con propaganda e materiale religioso. Le audiocassette del monaco sono quindi vietate perchè considerate propaganda religiosa del cristianesimo dallo Stato Birmano. Il buddhismo statale birmano non reprime soltanto la religione cristiana, ma anche quella musulmana composta dal 4 per cento della popolazione.
In un clima di intolleranza verso le religioni non di stato, non è così incredibile che per cercare consenso qualcuno si inventi una storia miracolistica come quella avvenuta al monaco.
OItretutto la storia sopra riportata contiene un evidente bugia :
Il monaco sostiene di non sapere cosa fosse l'inferno finchè non ci si è ritrovato, eppure il suo nome finisce in Paulu che è un chiaro riferimento a San Paolo. Se veramente la sua famiglia era estranea al cristianesimo, come mai una particella del suo nome fa riferimento ad un nome cristiano ?
A divulgare la notizia poi è guarda caso l'Asian Minorities Outreach , ovvero un'agenzia che si occupa delle minoranze religiose in Asia, specie quella cristiana. Un agenzia che ha tutto l'interesse quindi a propagandare per vera quella che si delinea un'autentica fiaba tipica del carattere leggendario cristiano ben conosciuto fatto di resurrezione, inferno, fiumi e laghi infernali derivanti dalla scolastica e dal mondo mitico dell'antica grecia. Un mondo sotterraneo, quello dei fiumi infernali infatti che non è affatto cristiano, ma della Grecia antica. Anche la simbologia del Leone e dei serpenti non è di origine cristiana, ma di origine più antica essendo simboli cari all'egitto il primo e sia all'egitto che all'antica Roma il secondo. Il serpente lo possiamo ritrovare nelle tombe romane che rappresentano i defunti, i cosiddetti Laries o Lari.

Il cristianesimo prende a prestito dalle altre religioni occidentali e mediorientali determinati simboli che già abitavano quegli al di là immaginari. Il problema è che, come riporta la propaganda dell'ex monaco buddhista birmano, lo fa ancora oggi.
Oltretutto il riferimento al personaggio biblico di Golia, chiamato nel suo resoconto Goliath, lo fa si appartenente al cristianesimo, ma a quello che non separa il vecchio testamento da quello nuovo. Insomma il nostro monaco si è convertito, non al cattolicesimo, ma a qualche altra confessione cristiana di moda da quelle parti : la chiesa metodista. Ovvero ad una chiesa protestante evangelica che prende anche l'antico testamento come per oro colato, pur essendo appartenente alla tradizione ebraica. Insomma siamo di fronte ad un monaco buddista metodista e israelita. Un sincretismo di almeno tre religioni di cui, soltanto la prima rinunciataria.
E' fin troppo chiaro il perchè Buddha, personaggio la cui esistenza storica effettiva è ancora tutta da dimostrare oltretutto, si trova all'inferno. Nel linguaggio interreligioso è una chiara dichiarazione di guerra. E' come dire ai buddisti birmani : preparatevi a ricevere le nostre angherie, perchè abbiamo messo il vostro Buddha all'inferno ! Se l'obiettivo dei cristiani in quelle terre era aprirsi una strada per farsi accogliere dallo stato birmano intollerante, una dichiarazione di guerra non mi sembra propriamente la strada più consona.
Che poi anche in Italia si usi questa autentica favoletta per distogliere tutti gli aspiranti buddisti a considerare come unica e vera la religione cristiana, questa è un ulteriore propaganda bieca che a mio avviso è anche offensiva per tutti coloro che vogliono scegliere liberamente a quale religione aderire.




giovedì 18 febbraio 2016

IL PROBLEMA DELLA METAFISICA



Se un bel giorno la maestra mi consegnasse da svolgere come compito a casa il problema della metafisica gli risponderei : prima mi faccia una domanda più precisa .
Ecco, appunto. La precisione è uno dei problemi della metafisica. Incominciamo con il nocciolo della questione dunque. Cercherò di rendere questo post intellegibile e semplice, senza andare troppo nella filosofia e nella terminologia astrusa. 
Per questo stiamo facendo finta di stare a scuola e per di più alle elementari, perchè la questione che sto per affrontare è fin troppo banale. Senza usare termini come ontologia, gnosoleogia useremo termini come conoscenza e conoscibile. 
La differenza tra ciò che studia la scienza e ciò che studia l'esoterismo sta proprio in queste due parole : conoscenza e conoscibile.
Il problema dell'esoterismo e quindi di tutto ciò che è metafisico, è la sua mancanza di chiarezza oggettiva. Ciò rende tale materia poco incline ad essere esaminata perchè lo spirito ha il brutto difetto di non essere oggettivamente visibile. Ha quel brutto difetto di non essere chiaro e visibile come tutti gli altri oggetti che vediamo con gli occhi. Allora qualcuno potrebbe obiettare che nemmeno i microrganismi sono visibili ad occhio nudo. Si, ma lo spirito non è visibile nemmeno al microscopio. Non fa parte dunque del microcosmo e nemmeno del macrocosmo dato che l'astronomia ancora non ha rivelato nulla di spirituale nella sua osservazione dell'universo.
Insomma è chiaro che il mondo spirituale se esiste, ammesso che esiste, non si trova sul piano fisico, perché nessuno strumento fisico lo ha rilevato.
E lasciamo stare tutte quelle volte che è sembrato fosse così, perchè a ben analizzare tutti quei casi c'è da avere dei pesanti dubbi. 
Insomma manca la chiarezza oggettiva che rende studiabile il mondo spirituale. Poniamo qui il paradosso che, pur ammettendone l'esistenza, quel mondo rimane fin troppo nebuloso agli occhi di chi lo vuole conoscere. Per questo quelli che lo seguono usano la parola fede. Ma per noi che nutriamo dei dubbi questa parola ci risulta foriera di illusioni e di inganni.
La mancanza di oggettività del mondo spirituale sta alla base del motivo per cui esistono molte religioni e non una sola, ed ognuna pretende di essere quella vera. Per non parlare poi dello spiritismo e delle pseudoscienze che intendono addirittura conoscerlo in maniera scientifica, mentre di scientifico non c'è proprio nulla e sicuramente manca la metodica tipica dell'analisi cara alla scienza.
Qualcuno è pronto ad obiettare che la scienza potrebbe essere un metodo insufficiente per spiegare una realtà così diversa da quella materiale.
Questo però non equivale a dire che quella realtà esiste o è stata dimostrata da altri metodi del passato e, anche nel presente non risulta sia stato trovato il modo per vedere i defunti e l'al di là.
Insomma, se esiste, questo mondo arcano, è un mondo arcano davvero ! Ama manifestarsi qua e là senza troppo farsi notare e badando bene a non ripetere i fenomeni in modo medesimo. Nessun fenomeno paranormale infatti risponde agli stimoli che ( a detta di medium e spiritisti ) li dovrebbero provocare. Soprattutto questa mancanza si verifica quando il sedicente medium viene messo sotto osservazione.
Per non parlare di tutti quei fenomeni spirituali e paranormali che ad un' attenta analisi si scopre che non lo sono affatto e sono spiegabili benissimo in virtù della chimica e della fisica.
Abbiamo già parlato poi di quei miracoli che nessuno ha mai visto di persona, ma che sono stati tramandati come veri dalla tradizione in virtù della testimonianza. Ma la testimonianza non è un valido termine di riferimento per constatare che un fenomeno sia realmente avvenuto.
In sintesi il problema della metafisica e di tutto ciò che appartiene al suo mondo è la mancanza di evidenza. Possiamo constatare di avere davanti a noi il sole, un prato, una persona o un animale, ma non possiamo essere certi di aver visto un fantasma. Potrebbe essere stato uno scherzo della nostra mente ed allora il fantasma è stato visto soltanto da una persona e non anche dagli altri perchè di fatto quella figura apparteneva soltanto al sogno mentale della persona che ha creduto di vederlo.
Pur ammettendo che ciò che è immaginazione e sogno è una realtà oggettiva, si tratta comunque di una realtà che si presta a molteplici inganni, per cui è molto difficile essere sicuri di ciò che si è osservato.
Anzi è molto facile che tutto ciò che rientra nella realtà dei sogni non sia anche e necessariamente coerente e vero nei confronti della realtà materiale. Ad esempio uno spirito o un defunto ci ha detto che l'anello d'oro sta in via Cesare Battisti al numero 11 nel negozio dietro la gamba della sedia del bancone del negoziante. Sempre che una comunicazione mediatica avvenga così dettagliatamente, ma ho seri dubbi, andiamo a verificare e al numero 11 di via cesare battisti non c'è nemmeno il negozio : c'è infatti un prato abbandonato dietro un cancello.
 

venerdì 12 febbraio 2016

REAL LOVE



VERRA' IL TEMPO DELLE FAMIGLIE MORTE
DELL'UOMO TURPE
DEL SOLE IMBERBE
THE FAMILY IS DEAD
THE LOVE IS REAL
NEVER FLOWERS IN THE NEW DEAD GARDEN !!!



























lunedì 1 febbraio 2016

ONORE A CAROLINA

Due anni or sono una ragazza di  14 anni di una grazia, una sensibilità ed una dolcezza indescrivibile e impareggiabile a causa del bullismo si getta dalla finestra. 



E' incredibile il cinismo ed il sessismo di certa gioventù odierna che con il suo modo di comportarsi dimostra soltanto una miseria umana indescrivibile.
Emarginazione ed umiliazione che hanno voluto umiliare la delicatezza di questa fanciulla gettata nell'orrore di una gioventù molto lontana dai sentimenti positivi e normali che si devono vivere a quella età.
Ma la morta non è lei che è stata uccisa poverina dalle umiliazioni e dalla brutalità sessista. I morti sono i suoi aguzzini, zombie viventi che sanno soltanto diffondere miseria e miserabilità con la loro crudeltà spicciola da quattro soldi. Crudeltà che prima o poi si ripresenterà mostruosamente ai loro destini, perché chi sceglie di servire il male poi è col male che dovrà fare i conti.
In questa vita tutti sono liberi di essere miserabili umanamente, e la società è libera di favorire questa miseria con la sua miserabile ipocrisia sessista.
Siamo liberi di mandare avanti certe mode del maschio prepotente o del gruppo prepotente e di umiliare i valori della grazia e della sensibilità, ma qualcuno ci ricordava che il sonno della ragione, e aggiungo io del cuore, genera mostri e mostruosità più grandi di noi.
Per questo motivo ritengo Carolina una martire della grazia, uccisa dalla barbarie odierna.
State pur certi che tutti coloro che sanno quali sono i veri valori della vita non la dimenticheranno mai. Essa vivrà per sempre nel loro cuore come anche nel mio.
Il bullismo ha fallito se intendeva cancellarne l'esistenza ed il ricordo perché con questo post intendiamo ricordarla e rinnovarne la presenza tra noi che siamo ancora qui.
Lei è una fiamma eterna e non si spegnerà mai, lei vivrà per sempre, lei sarà ricordata per sempre.
Lei è l'esempio della grazia, della gioventù, della beltà giovanile, della semplicità armoniosa tipica della sua età. Lei è l'assenza di malizia, lei è la vittima per antonomasia dell'assenza d'amore per cui si è ubriacata, l'esempio dell'ardore della sofferenza d'amore.
Lei è poesia e proprio per questo non può essere soffiata via, gettata nel dimenticatoio della pattumiera infernale a cui tendono coloro che intendevano gettarla.
PENSATECI : UCCIDENDOLA IN REALTA' SIETE VOI CHE VI SIETE TOLTI LA VITA.