mercoledì 26 giugno 2013

IL CONSUMISMO CI CONSUMA

Un interessante video mette in luce il sistema consumista e le sue enormi contraddizioni. Un sistema che non potrà durare per sempre, ma che sta già mostrando la corda. E' chiaro che il mondo dovrà muoversi in tutt'altra direzione se ci tiene a sopravvivere.

per vedere il video clicca il seguente link :


http://vimeo.com/17262810


La cultura del consumismo ha portato a mercificare tutto, persino il lavoro e le persone. Private della loro identità nel sistema consumista le persone diventano semplicemente dei "mattoncini" da utilizzare nel muro del sistema.
Il mattoncino deve costare sempre poco per poter rendere molto guadagno.
Quindi se si ammala, se si intossica, poco importa. L'importante è che il mattoncino produca ricchezza alla multinazionale di turno.
Se da un lato abbiamo questi mattoncini, dall'altro abbiamo i consumatori che sono i destinatari dei beni prodotti.
Quest'altri automi dell'acquisto sono abilmente condizionati all'acquisto dalle pubblicità. 
Convinti che per vivere meglio bisogna acquistare acquistare e acquistare, si recano nei grandi centri commerciali per acquistare oggetti che non sempre sono veramente utili.
Senza contare che dietro questi beni di consumo c'è un preciso programma perverso di obsolescenza programmata.

Tutto questo consumo non fa altro che bruciare le risorse tutt'altro che illimitate del nostro pianeta. Inoltre ci accorgeremo presto di quanto sia poco salutare questo sistema, per via delle sostanze altamente tossiche che stiamo immettendo nell'ambiente.
Il nostro futuro sarà ricco di veleni e povero di risorse naturali e va da se che bisognerà al più presto convertirsi ad un sistema ecosostenibile.
Viceversa rischiamo l'estinzione di massima o alla meglio di dover convivere con un pianeta talmente compromesso dal punto di vista ambientale da risultare invivibile.
 Non ci resta che augurare a tutti i visitatori buona visione !


martedì 11 giugno 2013

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE CONTRO I SUV IN CITTA'







FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE CONTRO I SUV IN CITTA' PRESSO IL SEGUENTE LINK


TI RINGRAZIAMO PER LA TUA ADESIONE !


QUI DI SEGUITO IL TESTO DELLA PETIZIONE DA FIRMARE RITROVABILE ANCHE SUL SITO :

Si chiamano SUV, ovvero Sport Utility Vehicles, meglio noti in Italia come gipponi; sono i fuoristrada da citta' e dilagano sempre più, ma che senso hanno? Queste auto sono l'emblema della follia, dell'ipermotorizzazione contemporanea e l'idolo polemico di un vasto movimento di opinione in tutto il mondo. 

In piena crisi energetica ed ambientale, le riserve petrolifere diminuiscono mentre il prezzo dell'oro nero continua ad aumentare, arricchendo petrolieri senza scrupoli ed innescando guerre planetarie costose e sanguinose. Nelle nostre citta' l'inquinamento, atmosferico ed acustico, è arrivato a livelli intollerabili, inoltre il traffico ha raggiunto livelli intollerabili ed i parcheggi scarseggiano. 

Come reagiscono le classi economicamente agiate a queste problematiche? Comprandosi un SUV! Il SUV e' di moda, e' bello, e' potente, piace e diverte, consuma/inquina il triplo di un'auto, è ingombrante e difficile da parcheggiare, è pericoloso per le altre auto e costa come un apppartamento, ma soprattutto e' uno status symbol. 

Con questa Petizione i firmatari sostengono le seguenti proposte gia' avanzate da Legambiente: 

1) Patente speciale per i SUV, con una prova supplementare per accertare che il conducente sappia controllare i rischi derivanti dal baricentro alto, dalla trazione integrale e dai pneumatici dal fianco alto.

2) Divieto di circolazione nei centri storici, come proposto dal sindaco di Parigi, e sosta a pagamento maggiorata per i SUV.

3) Disincentivi fiscali per i SUV, tassa di proprietà maggiorata.

4) Obbligo da parte dei costruttori e dei venditori di informare gli acquirenti circa i danni ambientali dell'auto, così come previsto dalla normativa europea per ogni tipo di auto. Chiediamo inoltre che sui SUV vengano affissi degli avvisi che mettano costantemente in guardia il guidatore sui pericoli di ribaltamento, come avviene negli USA (adesivi “vehicle may roll over” all'interno dell'abitacolo). Chiediamo che venga fatto obbligo di indicare sugli annunci pubblicitari dei SUV tutti i rischi legati alla guida di questo tipo di veicolo.

4) Agli editori si chiede che rigettino la pubblicità dei SUV.

5) Chiediamo che l'Italia recepisca al più presto la direttiva 26/11/2201 del Consiglio Europeo che prescrive il divieto delle bull bars, ossia i pericolosi rinforzi montati di serie sui paraurti di molti SUV.


Dato che il servizio di Report sui SUV ci era sfuggito, vogliamo ringraziare quel commentatore che ci accusava di averlo copiato. Volevamo ringraziarlo perché ci ha dato l'opportunità di vederlo, molto interessante !
Sostiene le stesse cose del nostro post. Il motivo è semplice : è perché sono ovvie !

ecco il link del video di Report per chi volesse vederlo :

https://www.youtube.com/watch?v=L8s8qmkSwik

https://www.youtube.com/watch?v=L8s8qmkSwik

sabato 8 giugno 2013

PERVERSIONE

CHI DI NOI DUE è IL DIAVOLO ? CHI DI NOI DUE ? CHI DI NOI DUE ?


AAAAAH ! MONDO DI MERDA !

OH SI SI ! MONDO DI MERDA ! MONDO DI MERDA !

SIAMO TUTTI VITTIME DELLA PERVERSIONE ! VITTIME ! SI SI !

BENVENUTO IN QUESTO MONDO RAZZISTA DI MERDA ! 

AVREI DOVUTO FULMINARLI TUTTI !


MA VAFF...


OOOOH ! MA GUARDATELI, HANNO PRESO TUTTI ALLA LETTERA UNA MIA CANZONE, SI QUELLA DEL PERVERTITO, NON LA RICORDATE ? CHE STRANO !


VI HO IN PUGNO !


MA ALLORA QUI NON CI SIAM CAPITI BENE ! SON PROPRIO QUI A PETTINARE LE BAMBOLE !


C'è UNA GIUSTIZIA LASSù ! 


PRENDERE ! PRENDERE ! PRENDERE !


OH CAZZO ! 
OH MERDA !
sarò babbo a natale !


lei lamentandosi di far la prostituta per costui -pappa !
e lui -gallina !



da bambina già promettevo bene !







NOI CREDIAMO NEI VALORI DELLA FAMIGLIA !



TORNATEVENE TUTTI A CASA ! STAVO SOLO SCHERZANDO !




LA FAMIGLIA DI CARTA.








venerdì 7 giugno 2013

LA LETTERA

E' notte, sono lontano da casa, sto cercando disperatamente una cabina telefonica. Qualcuno sa dirmi dove posso trovare una cabina telefonica ?
Proverò a chiedere in questo bar, qualcuno saprà dirmelo. Ma entro nel bar non c'è nessuno né davanti né dietro al bancone. Ci sono solo le luci accese.



Poi finalmente eccola, cerco in tasca la scheda magnetica. Ho ancora millecinquecento lire, basteranno per chiamare a casa.



Si , ne sono convinto ! basteranno ! Non ci vuole mica un patrimonio per dare spiegazioni.


Ma cosa succede ? è diventato giorno all'improvviso ! e il telefono pubblico ? dove è finito ! E' sparito sotto i miei occhi ! 
Voglio tornare a casa ! voglio tornare a casa ! Possibile che non c'è un telefono pubblico in questa cacchio di città ?

Ormai cammino da ore e ore, e non ho trovato nessun altra cabina telefonica.
Mi ferma un tizio vestito da postino e mi invita dentro il suo ufficio. Mi da carta, penna, mi chiede ottocento lire per un francobollo e mi indica una sedia e una scrivania dove scrivere la mia lettera.


Tutto ciò è semplicemente assurdo ! io non devo scrivere proprio alcuna lettera a nessuno ! Ho trovato ! scriverò una lettera e la invierò a casa mia !

"Caro papà, ti scrivo da... non lo so... comunque sappi che ti voglio tanto 
bene ! Ma tu non lo hai mai saputo.
Vorrei tanto vivere con tutta me stessa, ma ora sono qui in mezzo al nulla e proprio non capisco perché non riesco a trovare una dannata cabina 
telefonica !.

  Proprio li c'è un telefono pubblico da muro, sembra vecchiotto, ma proverò lo stesso a fare una telefonata.




E' un telefono a gettoni, ma i gettoni non si trovano più da un bel pezzo. Le monete non vogliono sapere di entrare. E' incredibile come tutto cambia in questa dannata città. Cambia tutto troppo in fretta accidenti ! Ma perché un dannato telefono del 1978 sta ancora qui a rompere le palle ! 
Vediamo se nella vaschetta c'è rimasto qualche gettone per sbaglio. Si, c'è rimasto ! Evviva ! allora posso telefonare a casa, ma ho solo pochi minuti di conversazione, quindi dovrò misurare le parole.

Pronto  ? pronto ?

Chi è ?

Sono Matilde !

Chi?

Matilde 

E chi è Matilde ?

Sono tua nipote, nonna non mi riconosci ?

Impossibile !

Si, ti dico che sono tua nipote ! Nonna non mi riconosci !

Io non so chi tu sia, ma se sei in vena di scherzi e meglio che riagganci subito, mia nipote ha solo due anni ed è qui con me. Mi chiedo come fai a sapere che si chiama Matilde.

Mi scusi ! mi scusi davvero, evidentemente l'ho scambiata per un altra persona. Il nome in comune probabilmente è soltanto una coincidenza. Mi scusi devo attaccare perché il segnale acustico mi dice che ho finito i soldi.

Anche il numero sbagliato dovevo fare, accidenti ! e ora non ho più soldi per telefonare !

Si avvicina il postino con i baffi e mi invita ad imbucare la lettera che avevo scritto un attimo prima.




Prima di imbucarla quel baffuto postino mi da un consiglio : " mi raccomando signorina, non sbagli la destinazione !"

che voleva dire quell'uomo ? Era chiaro che una lettera da indirizzare a casa mia dovevo imbucarla li dove c'è scritto per la città. Voleva forse mettere in dubbio simile ovvietà?

"mi raccomando ! non sbagli signorina ! non sbagli !" continuava a ripetermi insistentemente. Dopodiché tornò nel suo ufficio e non ne uscì fino a sera.
Io restai tutto il giorno lì senza sapere cosa fare per sbloccare la mia assurda situazione.
Guardavo fissa la cassetta rossa delle poste italiane non sapendo che sarei stata li interi giorni a guardarla. Ogni giorno il postino coi baffi mi passava davanti per recarsi in ufficio e spontaneamente ogni giorno gli ponevo la stessa domanda : c'è per caso posta per me ?
La risposta era sistematicamente sempre la medesima : no !

Dopo una settimana avevo finito tutti i miei soldi, ma per fortuna all'ufficio serviva una donna delle pulizie e mi assunsero. Avevo un bellissimo stipendio, ma la mia vita era vuota come non lo era mai stata. Sentivo che mi mancava qualcosa, ma non capivo cosa.
Volevo tanto ricevere una risposta dalla mia famiglia, ma passarono anni e quella risposta non era mai arrivata.
Mi dissero che dovevo procurarmi una macchinetta elettronica per ricevere quella risposta, comprai la macchinetta elettronica così come mi era stato consigliato ma la risposta non giunse mai alla mia casella postale elettronica.
La realtà dei fatti era semplicemente la seguente : era come se non avessi mai avuto una famiglia. 
Mi mancava il profumo della crostata alle fragole di mia nonna, mi mancava il dopobarba di mio padre sul viso appena rasato quando mi dava il bacio prima di uscire di casa. Mi mancava perfino la cabina telefonica da dove gli telefonavo sistematicamente tutti i mercoledì per dirgli che ero fuori per lavoro. Da quando è sparita la mia vita è irrimediabilmente cambiata.
Rivoglio la cabina telefonica e rivoglio anche l'indirizzo di casa, ma tutto questo non c'è più. E' semplicemente tutto sparito nel nulla.
Il mio ragazzo non riceverà più le mie lettere profumate perché una casella elettronica non potrà mai ricevere lettere profumate. Che diavoleria è mai questa ! Ma a chi è venuto in mente di inventare una macchina elettronica per la posta ?
All'improvviso sento un grillo che cigola nella mia tasca, ma non è un grillo. E' uno strano telefono portatile. Non avevo mai visto nulla di simile nel mio presente.
Su una specie di schermo c'è scritto : Hai ricevuto un sms, premi ok per leggerlo !
Faccio come dice e leggo il messaggio : "avevi un ragazzo, avevi una famiglia, avevi un mondo che ti voleva tanto bene ! ora acquista questo prodotto e riceverai ogni anno gli auguri di buon compleanno dal tuo negozio di elettrodomestici sfigaworld ! sarai molto felice di sapere che quel giorno il tuo rasoio per le gambe avrà il 5 per cento di sconto !" invia un sms al 564 per attivare la promozione !"


Non so perché, ma ho gridato con tutta me stessa a quel dannato aggeggio tirato fuori dalla mia tasca : "vai al diavolo fottutissimo coso !"

Ma le mie urla non sono servite a nulla, quel coso si era davvero portato via tutte le persone che mi avevano amato. Erano sparite tutte quell'esatto giorno  
in cui scomparve la cabina telefonica di Via Fondi.

Cercai di rifarmi una vita e una famiglia, ma fui capace soltanto di sposare un uomo affetto da una indicibile superficialità d'animo. Era anaffettivo all'estremo e il massimo del suo sorriso non era diverso da una sorta di sommesso ghigno.

Esattamente un mercoledì ebbi il coraggio di andarmene via per sempre dalla sua casa e dalla sua vita.
Mentre camminavo senza meta in cerca di una nuova casa in cui vivere trovai per terra una lettera con il mio indirizzo. Il mittente recava il cognome della mia famiglia.
Non potevo credere che quella lettera fosse proprio lì sotto i miei piedi dopo averla attesa desiderosamente per tanti anni.
Non avrei dovuto mai aprirla, invece lo feci. 

"Cara Matilde, non so dove ti trovi in questo preciso momento, ma so che quando leggerai questa lettera sarà ormai troppo tardi. Del resto lo sai bene che per te e per tutti noi è sempre stato troppo tardi.
Forse il mondo intero sta vivendo questo medesimo troppo tardi, ma nessuno sembra rendersene conto. Tutti corrono dietro a qualcosa che non c'è abbandonando le uniche cose che dovrebbero esserci sempre.
Mi chiedo se tutto questo abbia veramente un senso, oppure tutta la nostra esistenza è svuotata da qualsiasi senso. 
Forse siamo soltanto dei numeri in attesa di essere cancellati dalla memoria di qualche complicato computer.
Lo vedi da te cosa stanno facendo alle nostre vite ! forse ti sembrerò pazza, ma anche qui nel nostro quartiere sono sparite in un batter d'occhio tutte le cabine telefoniche. Alcuni parlano di eliminare anche tutte le caselle postali.
Non sono nemmeno sicura che riceverai veramente questa lettera, ma sappi che io e tutti quanti della nostra famiglia ti abbiamo sempre amata.
Sono anche certa che nel momento in cui riceverai questa lettera non saprai che fartene di tutto questo amore, perché sarà già tardi per qualsiasi forma di amore ! 
mi dispiace davvero che tutto l'amore che potevi ricevere è stato cancellato dalla memoria.
Sarà colpa della mancanza della carta, anche le fotografie non vengono più incise per sempre nell'album dei ricordi. 
sono convinta che la gente sta diventando sempre più allergica al ricordo, il ricordo fa male, è doloroso ! il ricordo di ciò che non è più è nostalgia e la nostalgia è dolorosa. Per questo c'è tutta questa frenesia ad inventare macchine che cancellano la memoria con un click. Per questo la cabina telefonica di via Fondi cara mia è sparita per sempre.
Anche noi scompariremo per sempre !





giovedì 6 giugno 2013

SUV ASSASSINI

Non sono automobili, sono vere armi improprie che possono rivelarsi pericolosissime per pedoni, ciclisti, motociclisti e normali automobilisti.

Spesso chi le conduce lo fa in modo arrogante, alcuni li guidano come una panda o peggio come una smart. Impediscono la visuale agli altri automobilisti, in caso di investimento di un pedone i traumi risultano sempre più gravi rispetto a quelli delle auto normali.
Se poi alla guida troviamo persone che assumono psicofarmaci o altre sostanze senza alcuna responsabilità il morto ci scappa e infatti ci è scappato.
Ma era soltanto una tragedia annunciata e sottovalutata dal bieco cinismo "capitalista" del cacchio.



La vittima, una ragazza giovane di nome Giulia, trascinata addirittura per chilometri senza che la conducente se ne accorgesse. E si, perchè dall'alto di quelle poltrone non si vede mica un pedone che sta davanti sotto il faro. Il cofano è praticamente una tavola regale imbandita della quale non si vede la fine : figuriamoci se la povera Giulia poteva essere vista. Io glielo taglierei quel cofano !

Appena una settimana fa un SUV, a Pisa, sbanda ad una rotatoria e colpisce alcuni studenti che attendevano l'autobus alla fermata. Due sono finiti in coma.
Il conducente di 47 anni aveva appena accompagnato la figlia a scuola.
Come volevasi dimostrare : stiamo pagando con vite umane questo inutile esibizionismo.
Ma quando puoi permetterti simili "case viaggianti", perché non ti compri la Porsche e la finisci di rompere ?
Semplice, la Porsche non si vede, non la nota nessuno. Invece il SUV-CASA VIAGGIANTE, lo vedono tutti. E' colpa nostra che siamo diventati tutti cinici nei confronti degli esibizionisti.
Perché i proprietari di SUV non provano a girare con la moglie nuda, può darsi che si faccino notare lo stesso. E le conducenti SUV potrebbero andare in giro direttamente nude loro stesse, so tanto ci tengono a farsi notare !
E' chiaro che il mercato non è d'accordo con chi vuole supertassare queste auto enormi.
Eppure una legge per limitarne le dimensioni e il peso potrebbe essere emessa.
Un suv pesa quasi due tonnellate a fronte di una berlina che pesa la metà.
Ridurre le dimensioni significherebbe ridurne anche il peso.
I costruttori si troverebbero a poterle realizzare, ma a doversi attenere a dei vincoli ben precisi.
Questi vincoli potrebbero essere espressi in termini di altezza massima, larghezza, misura dei cerchi, altezza del cofano e dell'angolo di attacco del muso.
Una suv che viaggia su strada non è una jeep, quindi la legge dovrebbe imporre limiti anche in questo senso. La jeep dovrebbe essere legata ad una speciale patente per chi fa fuoristrada. In questo modo l'acquisto sarebbe indirizzato esclusivamente a chi ha soltanto questa patente.
Ovviamente renderei l'esame per questa patente molto costoso e molto specifico, in maniera che chi vuole accedere a questo tipo di autovetture senza esserne un reale utilizzatore, ne rimarrebbe scoraggiato.
Ricordo che la moda di avere la jeep al posto della berlina nacque negli anni '80. Poi fu dimenticata per un bel pezzo per essere successivamente rilanciata sull'onda della moda statunitense.
Tutta colpa del mercato americano. Almeno lì questi veicoli hanno sempre avuto un senso, ma nella nostra "ridimensionata" Europa e, soprattutto in Italia, quel senso decade fortemente.
Possibile che auto del genere non siano soggette ad un superbollo ?
Lo Stato continua a vedere il pericolo soltanto in termini di velocità e di potenza, dimenticando che anche l'ingombro e il peso di un veicolo non sono da meno.
Eppure hanno limitato il transito dei TIR in autostrada, ma non c'è alcun limite riguardo questi veri "camion" travestiti da "berlinona".