venerdì 27 settembre 2013

L'ELETTROSCHOCK TORTURA ANCORA PRATICATA

Appena tre anni fa un rapporto contava che la TEC ( terapia elettroconvulsiva ) veniva praticata in almeno 91 istituti ospedalieri.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/12/elettroshok-in-tre-anni-1400-pazienti-trattati-ma-circolare-ne-vieta-labuso/496262/ 







All'indomani della famosa legge Basaglia l'utilizzo dell'elettroshock oltre che inammissibile sposta nettamente indietro le lancette del progresso sanitario in ambito psichiatrico relegandolo alla ottocentesca dimensione della tortura.

La TEC che veniva definita "atroce" dalla poetessa Alda Merini comportava spesso un peggioramento del quadro clinico del paziente il quale acquisiva danni irreversibili al cervello.
E' praticamente fuori discussione che la TEC non ha nessuna utilità terapeutica ed, anzi, potendo, risultare dannosa non si capisce come mai nel nostro paese venga ancora utilizzata in molte strutture.

Ma è giunto il momento di descrivervi che cos'è la TEC :

Dai detrattori è giustamente definito non una terapia, ma un trattamento ascentifico, appartenente alla vecchia scienza empirica e poco probata, per lo più utilizzato ideologicamente.

Anzi, è stato dimostrato che la TEC è altamente dannosa per la memoria e peggiorando questa viene peggiorato automaticamente l'intero quadro cognitivo del paziente che viene gettato in uno stato di maggior demenza mentale.
Un trattamento definito doloroso e sconcertante da tutti quei pazienti che lo hanno provato sulla propria pelle e che non a caso Franco Basaglia volle definire col termine tortura.

 http://mauriziomequio.wordpress.com/2008/11/04/legge-basaglia-gli-ex-internati-lelettroshock-e-una-tortura-i-neo-pazienti-siamo-tutti-bipolari-3%C2%B0-parte/
  





"ho avuto la sensazione che mi stessero bucando il cervello" è stata l'espressione di uno di questi sottoposti alla "terapia" elettroconvulsiva.

Nonostante la Legge Basaglia lo impedisca, ancora tre edifici nel Parco, il 7, il 9 e il 14, sono allestiti per l'elettroshock.

Rosy bindy nel 2010 in una circolare aveva contemplato la possibilità di applicare il trattamento in alcuni casi specifici vanificando di fatto la lotta che Basaglia aveva condotto per il superamento di tale pratica.

 http://news.you-ng.it/2013/07/21/elettroshock-il-trattamento-piu-potente-a-disposizione-della-psichiatria-video/


dopo la famosa legge a firma dei dottori Basaglia e Carrino, l’elettroshock è ancora praticato tra i moderni psichiatri. Esistono circa 11 centri in Italia che sostengono questa terapia che, del resto, nacque proprio in Italia nel 1938. La moderna psichiatrica ha fatto davvero “passi da gigante?”


Oltre all’Associazione italiana per la tecnica elettroconvulsivante (AITEC) in Italia il più grande sostenitore di questa terapia è il dottor Giovan Battista Cassano che la pratica regolarmente in strutture pubbliche e private di Pisa. Il Dottor Cassano, creatore del Centro Universitario di Pisa e padre della Fondazione Idea, oggi alla Clinica San Rossore, dichiara al Corriere della sera che:
E’ il trattamento più potente a disposizione della psichiatria. Di fronte alla disperazione del malato c’e’ anche una questione etica, non vedo perché ci debba essere ancora pregiudizio, oggi e’ una terapia che si fa con molta cautela e prudenza.

In un video diffuso dall’Associazione Mondiale dei Diritti Umani, una donna descrive piangendo ciò che è avvenuto dopo esser sottoposta all’elettroshock:
Non riconoscevo mio marito, non riconoscevo mio figlio e non sapevo di averne uno. E’ la tecnica più crudele che ci sia nel mondo.
Una terapia degna delle peggiori torture che possono vedersi in alcuni film dell'orrore che l'italia ha il "merito" di aver inventato e di aver esportato in tutto il mondo se si calcola che negli stati uniti a cadere vittime di tale trattamento ogni anno sono ben 110mila persone.

 Immaginate che magnifico strumento di potere e di tortura può risultare in ambito familiare, sociale. Dato che annulla le capacità cognitive di un individuo praticamente portandole vicino a zero, è un ottimo strumento di violenza mentale.
Spacciata per terapia, questa violenza è difficilmente dimostrabile soprattutto da una categoria fragile come quella dei malati psichici e non dico necessariamente psichiatrici, dato che anche chi è affetto da apatia o depressione viene sottoposto al trattamento.


 Una paziente americana lo ha definito il crimine più brutale e sconvolgente contro l'umanità e i diritti dell'uomo.


Poi ha aggiunto : deve essere fermato !

Terminate le convulsioni si ha un periodo di tempo durante il quale l'attività corticale è sospesa e il tracciato elettroencefalografico è piatto. Alcuni psichiatri oppositori della TEC affermano che questa fase equivalga alla morte cerebrale e sia causa di danno cellulare.


Nel prossimo post dedicato all'elettroschock parleremo del suo inventore Ugo Cerletti. Vedremo come questo genere di ricerche furono sostenute dal governo fascista il quale aveva "fretta" di avere risultati in tema di psichiatria.
Lo stesso Mussolini si servì orrendamente dei manicomi italiani per far internare Ida Dalser.
Ida morì appunto in un manicomio nel 1937.



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