mercoledì 12 novembre 2014

ERA UNA FONNA BELLISSIMA

Lei era bellissima, una fonna bellissima. Aveva gli occhi affurri e i bei capei bionfi. Dei bei fianchi avea. Avea anco un bel di fietro tanto da conturbar il mio desiderio che di lei Avea.
E la sognavo di notte, di giorno, oh Dio sa come è quanto la desideravo. Ero convinto di esserne innamorato e mai mi assaliva il dubbio.
Ero convinto di esserne attratto, la sognavo nuda nel mio letto perfino. Sognavo la sua pelle vellutata sulla mia. Eppur nel sogno c'era il dubbio, o meglio non c'era, o meglio ancora : avrebbe dovuto esserci.
Ma non era con noi, nel letto dei desideri c'eravamo soltanto io e lei.
Un giorno il festino...Ops...il destino, si sognò di accontentarmi e fece si che la bionfa si innamorasse anch'ella di me.
Non ero più nella pelle quando mi disse che intendeva incontrarmi. Prima un caffè, poi un ristorante, poi ancora una passeggiata insieme, e un bacio appassionato sul lago. Poi finalmente come nel sogno, esattamente come nel sogno, lei nuda nel mio letto, nel nostro letto.
La sua pelle morbida e vellutata sulla mIa.
Tutti... o meglio, soltanto io, la notte a fare l'amore con quella fonna bellissima.
Che appagamento, no! Non era a pagamento! che soddisfazione, che meraviglia !  Ci voleva proprio !
Ah ero così innamorato che al mattino dopo le avrei chiesto di sposarla.
Ma quando il sole fece capolino sulla collina, entrando dalla finestra della nostra stanza da letto, alcuni raggi di sole si posarono sulla pelle della mia amata, e notai qualcosa di strano, lei non era soltanto vellutata, ma era proprio, proprio, pelosa, pelosissima direi.
Erano pEli irti, irsuti, non da fonna, ma da uomo.
Controllai preso da orrore, tra le gambe per appurarne il sesso : no lì era tutto apposto.
Allora dissi meno male, ha soltanto bisogno di una bella depilata.
Convinto di aver capito il problema, rimasi disposto ad amarla, non poteva bastare ciò a farmi gettare tutto all'ortiche. Così, pieno di passione corsi a scoprire le coperte che ella avea sul viso e la baciai sulla bocca pieno d'ardore.
Sentii sulle mie labrador...Ops...labra d'orata..Ariops!... labbra dorate d'amore, qualcosa di ruvido, pensai alle coperte, no non lo erano! Non si tolsero di mezzo.
Erano baffi, oddio! Due baffi da maresciallo.

Lei aggiunse : vuoi sposarmi?

Risposi, sei bellissima, ma no, non posso sposarti!

Si, alzò, mi schiaffeggio con l'accento però, sbatte la porta, anche lei con l'accento.

Mio Dio che tragedia! Pensai, mi tormentai!

Lei era una fonna bellissima !

Decisamente quella f di mezzo avrei dovuto considerarla però!


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