venerdì 8 gennaio 2016

LA CONTRADDIZIONE

Perché un blog come questo che ha postato varie volte sull'argomento fantasmi ora mostra il volto scettico ? In realtà lo scetticismo fa parte della natura di chi scrive. Il punto é che dietro l'inspiegabile non necessariamente si cela il soprannaturale. Che ci si trovi in buona o cattiva fede molto spesso ciò che ci é apparso non di questo mondo in realtà lo era. Eravamo noi a non avere abbastanza conoscenza per disvelare l'inganno.
Certo l'argomento fantasmi crea visitatori, molti di più dell'argomento non esistono. Questo perché ognuno di noi é incuriosito dall'ignoto, e tutti abbiamo bisogno di irrazionalità. Il mondo terreno non ci basta a spiegare la vita e la morte.
Questo umanamente é abbastanza comprensibile. Ciò che non lo è invece, è quella superstizione stupida e bugiarda volta a strumentalizzare luoghi e persone del passato e del presente.
Insomma non ci piacciono quelle storie di cattivo gusto spacciate per vere e vere non sono.
Se i fantasmi esistono andrebbero dimostrati, e non solo narrati e testimoniati.
Le prove fotografiche sono dimostrazioni poco probanti, e di ciò ne abbiamo precedentemente trattato.
Il punto cruciale della questione é questo : chiamiamo soprannaturale tutto ciò che ci appare inspiegabile, ma dovremmo dare molta più importanza alla parola appare.
In genere chi crede in queste cose non ha quella forma mentale abituata a metterle al vaglio di una verifica.
Chi non ci crede non é immune dalla credulità perché per non cadere in certe suggestioni bisogna avere una preparazione in materia.
Diciamo che in linea di principio, più un fenomeno ambiguo che scambiamo per soprannaturale é complesso, più si ha bisogno di una conoscenza scientifica.
Più spesso però basta veramente una conoscenza scientifica di base per spiegare razionalmente certi fenomeni.
A che Pro dunque correre dietro ciò che probabilmente non esiste? É soltanto autoingannarsi ! A volte é ingannare anche gli altri o mancare di rispetto a qualcuno come abbiamo visto.
Lasciamo certe storie al mondo cinematografico o del fumetto, ma nella vita reale non facciamole entrare perché il rischio di autoingannarsi è enorme.
Non abbiamo bisogno di queste storie e se ne abbiamo allora vuol dire che siamo rimasti indietro, che non vogliamo guardare avanti, ma nemmeno di fronte.
Lasciamo i morti dove stanno invece, e continuiamo il nostro cammino.
I morti stanno bene sotto terra e nei nostri ricordi sporadici. Se si ripresentano c'è qualcosa che non torna, qualcosa che non ha senso di essere. Immaginate quanto sia utile se tornasse Tutankhamon. Allora ecco l'assurdità di certo spiritismo molto di moda.

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