mercoledì 13 marzo 2013

LA MACCHINA DEL TEMPO



Una domanda ci ossessiona ormai da anni : la macchina del tempo è stata già inventata ?
Quindici anni fa siamo stati invitati a casa di un signore che affermava di aver conosciuto l'inventore della macchina del tempo. Ovviamente sulle prime non gli avevamo creduto, eppure quell'uomo non sembrava in vena di scherzi. La macchina sarebbe stata utilizzata per un piccolo viaggio nel tempo, giusto per sistemare alcune cose private da parte dell'utilizzatore. Costui aveva l'obbligo di tenerla nascosta e di non rivelarne mai il segreto al mondo. Tuttavia a questo signore invece ha preferito raccontargli qualcosa.
Quest'uomo sosteneva di avere rapporti strettissimi con il Vaticano, di fatto la sua macchina sarebbe stata affidata alla sua morte al vaticano stesso. Il vaticano già possedeva un  altro tipo di macchina detta "cronovisore", ossia una macchina capace di far vedere il passato. Se a molti lettori l'esistenza di questa macchina detta cronovisore potrebbe risultare roba da fantascienza, in realtà noi abbiamo toccato con mano una fotografia che mostra un immagine del cronovisore : un immagine del passato.
Ovviamente il signore di cui dicevamo sopra non ci ha rivelato che quella foto proveniva dal cronovisore.
Ma noi crediamo che quella foto sia stata scattata proprio grazie all'utilizzo di tale macchina. Purtroppo quella fotografia è andata persa e la stiamo cercando. Vorremmo tanto ritrovarla per mostrarvela. Non era un artefatto, non si trattava di fotomontaggio, quella era veramente una foto che mostrava il passato.
Ma adesso torniamo a parlare della macchina del tempo.
Vi pregherei di leggere questa notizia che ho ritrovato su internet e che ha delle straordinarie coincidenze con la nostra esperienza che abbiamo vissuto personalmente.


La notizia ha del sensazionale: in Vaticano verrebbe tenuta gelosamente nascosta una macchina capace di vedere il passato, attraverso una sorta di televisore. Uno strumento scientifico portentoso e fantastico, che potrebbe divenire pericoloso per l'intera umanità: il "cronovisore”, così si chiama la scoperta, captando gli eventi del passato, li farebbe vedere come si sono realmente svolti, svelando anche rischiosi segreti. La macchina sarebbe stata inventata da un ricercatore italiano, padre Pellegrino Alfredo Maria Ernetti, monaco benedettino, conosciutissimo esorcista, musicologo di fama internazionale e scienziato, vissuto a Venezia, nel convento benedettino dell'isola di San Giorgio Maggiore, dove è morto otto anni fa, nel 1994.
A rivelare la scoperta è un libro "bomba" appena pubblicato in Francia, a Parigi, dalle Edizioni Albin Michel: "Le noveau mystère du Vatican" (Il nuovo mistero del Vaticano") del teologo francese padre Francois Brune. Brune è un personaggio assai noto in Francia: professore di teologia, ha pubblicato libri di notevole impegno, accolti sempre con grande interesse anche dalla stampa laica. Il suo nome, come quello della casa editrice, sono una garanzia di serietà scientifica e per questo il volume che ha dedicato al cronovisore ha riaperto congetture e discussioni infuocate, diventando una miscela esplosiva.
Della sconvolgente apparecchiatura aveva già parlato intorno agli anni '70 lo stesso padre Ernetti in numerose interviste e pubblicazioni, e ai suoi allievi di prepolifonia al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. La scoperta aveva suscitato un putiferio. Da una parte c'erano infatti sostenitori entusiasti: se era possibile rivedere il passato, la macchina avrebbe sciolto definitivamente tutti i dubbi restanti su eventi fondamentali che avevano cambiato la storia del mondo.
Dall'altra c'erano le persone spaventate: il cronovisore poteva rivelarsi uno strumento pericoloso per carpire segreti e mettere a rischio la sicurezza dell'umanità. 
Le discussioni non finivano mai ed erano soprattutto gli uomini di Chiesa i più coinvolti. 
Poi improvvisamente il benedettino si trincerò in un rigoroso silenzio, spiegando che aveva ricevuto ordini in proposito dal Vaticano, l'interesse andò lentamente scemando e dopo qualche anno della “macchina del tempo" non si parlò più.
Il libro di padre Brune rivela fatti inediti, retroscena incredibili, dettagli sconcertanti, indica nomi di personalità al di sopra di ogni sospetto, di scienziati famosi, indica date, circostanze precise, riporta documenti straordinari, lunghe conversazioni con padre Ernetti e il tutto, cucito insieme, diventa una valanga documentale cui è difficile fare opposizione. 
Il volume dimostra con dovizia di prove che il cronovisore è realmente esistito, anche se l’argomento è, a detta dello stesso autore, ai limiti della fantascienza. 
Negli anni '60 un gruppo di scienziati, tra cui padre Pellegrino, sarebbe riuscito a captare le onde visive e sonore del passato concreto ter­restre, con una macchina che sa­rebbe in grado di ricostruire non solo i fatti e i detti della vita di cia­scuno, ma addi­rittura la storia. 
La scoperta parte da un principio di alta fisica: ciascuno dì noi, a mano a mano che passano i secondi, nelle ore, nei giorni, nei mesi e negli anni della vita presente, lascia dietro di sé come una doppia scia, "visiva e sonora", poiché ogni uomo altro non è che energia visiva e sonora. «Tutta la nostra ''fisionomia" -spiega Ernetti nel saggio "Bibbia, teologia; magia e scienza" del 1987- è energia visiva che si sprigiona da noi, dalla nostra epidermide, e tutte le parole che noi diciamo sono energia sonora. Ora, ogni energia, una volta emessa, non si distrugge più semmai si trasforma, però resta eterna nello spazio aereo. Occorrono strumenti che captino queste energie e le ricostruiscano in maniera tale da ridarci la persona o l'evento storico ricercato: quindi noi avremo tutto il presente nel tempo e nello spazio». Con il cronovisore, racconta Brune, il gruppo di scienziati guidato dal monaco benedettino fece ricerche dapprima su Mussolini, poi su Napoleone, quindi passò ad avvenimenti dell'età romana e assistette alla rappresentazione di alcune famose tragedie. Di una di queste, scritta da Quinto Ennio, che si intitolava "Thiestes" della quale si conosceva solo qualche breve citazione, trascrisse l'intero testo come venne recitato a Roma nel 169 a.C., durante i giochi pubblici in onore di Apollo. Padre Ernetti raccontò a padre Brune di aver visto anche tutto lo svolgimento della Passione, della morte e della Resurrezione di Cristo.
Nel suo libro Brune afferma che la macchina, composta da tre gruppi di elementi, si trova “sequestrata" in Vaticano. Padre Ernetti, spaventato dall'importanza incredibile della sua scoperta, si era confidato con i propri superiori e con le autorità vaticane C'era stata una riunione segreta con il papa e poi, di comune accordo, la macchina era stata ritirata e nascosta in Vaticano. A padre Ernetti era stato imposto di non fare più pubbliche dichiarazioni su quell'argomento, ma non gli era stato proibito di parlarne con gli amici in privato. E così aveva confidato tutto all'amico teologo francese. 
Chi scrive ha conosciuto personalmente padre Ernetti, era un sacerdote dotato di grande carisma e umanità. Una persona semplice e onesta, tutta dedita ai sudi studi sulla prepolifonia, sulla pneumofonia e all’attività di esorcista della diocesi di Venezia, carica che ha ricoperto per quasi trent'anni. Non mi ha mai parlato della macchina del tempo. Del resto oggi nessuno ne sa più niente e tutta la vicenda ha assunto un aspetto davvero misterioso. Forse il volume di Brune porterà finalmente alla luce la realtà.

E' semplicemente incredibile constatare una coincidenza :
Quando il misterioso tizio ci mostrò la foto del passato e si fermò a spiegarcela, descrisse che questa era il risultato di una "eco", insomma ci diede una spiegazione non troppo dissimile da quella che abbiamo trovato descritta nella notizia qui sopra riportata.
Il tizio continuava a ripeterci che nulla si perde nell'universo, ma, di ogni evento avvenuto, rimane una eco eterna di ciò che è stato.
Ci aveva in pratica rivelato il principio sul quale si basa il funzionamento della macchina.
Eppure quell'uomo non ci disse tutta la verità, ce la camuffò con un altra storia, forse perché voleva rispettare il segreto e nascondere i reali protagonisti di questa strana storia.
Ma questo lo abbiamo ben capito, abbiamo ben capito che esistono delle persone che hanno accesso alla verità e ce la tengono segreta.
In realtà esiste una cerchia di persone per le quali tutto è manifesto, queste persone fanno parte di un elite. Chi è fuori dal cerchio rimane ignaro di tutto o quasi. Possiamo dire che soltanto pochi uomini al mondo sanno cosa è e cosa non è fantascienza, tutti gli altri vivono da ignari.
Un giuramento lega questo cerchio elitario al segreto, e tutti gli altri sono tenuti a non saper nulla o a ricevere informazioni distorte della verità.
Questi stessi signori si divertono a confondere le acque, a mischiare menzogna a realtà, proprio per rendere arcana, se non dubbia, la verità incredibile che essi conoscono.
Il fatto che queste persone sanno e non rivelano non è tanto sorprendente. Immaginate di sapere sin dalla notte dei tempi realtà incredibili e sconvolgenti e di averne tutto il peso e la responsabilità.
Se ad esempio il rapporto tra potenti ed extraterrestri, per questi soggetti, non fosse una novità, ma una relazione che non conosce soluzione di continuità nell'arco di tutta la storia umana ? In questo caso tale relazione sarebbe una novità soltanto per noi comuni mortali, mentre per loro rimarrebbe soltanto semplicemente routine.
Anche le profezie non sarebbero una grande novità se queste non fossero altro, in realtà, che programmi o eventi che loro possono vedere grazie al cronovisore. Vi mostreremo ad esempio quanto le cosiddette carte degli illuminati realizzate nel 1981 mostrano eventi storici che sono accaduti soltanto in seguito. Una vera prova pratica che quello che stiamo descrivendo non è così campato in aria. 


Questa carta ad esempio mostra l'attentato alle torri gemelle del 2001. Quando fu stampata era il 1981. Come abbiamo visto una canzone dei Rem degli anni '80 parla già dell'attentato alle torri.

Qualcuno potrebbe invocare la coincidenza, allora dovrebbe spiegarci perchè nelle carte c'è anche l'altro attentato del 2001, quello al pentagono.
Le carte preannunciano anche il terremoto del giappone, come mostra questa carta con la Waco Tower ( torre situata nella città di Tokyo ) che cade in pezzi.
Come facevano a sapere che un terremoto e uno tzunami avrebbero colpito il Giappone mostrando di conoscerne anche i particolari ? come ci dimostra questa carta in cui l'onda anomala sta per investire una centrale nucleare, ciò che è puntualmente accaduto con Fukushima.



Ancora, queste carte non fanno mistero del rapporto che i governi hanno con gli extraterrestri :



Mostrando anche il fenomeno dei crop circle



Nessun commento:

Posta un commento